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Giovedì, 28 Marzo 2024
Il caso

Rolex contro il governo: "I black bloc non hanno i nostri orologi"

Lettera dell'ad della nota azienda di orologi: il manager rifiuta l'accostamento tra i propri prodotti e i violenti che hanno devastato il centro di Milano per l'inaugurazione dell'Expo

ROMA - Dopo la raffigurazione data dal premier Matteo Renzi degli "antagonisti in tuta nera", come devastatori "coi Rolex al polso", l'ad di Rolex Italia Gianpaolo Marini ha deciso di replicare con una 'lettera aperta' indirizzata al presidente del Consiglio e al ministro dell'Interno Angelino Alfano pubblicata oggi sui maggiori quotidiani.

A urtare la sensibilità dell'ad erano stato diverse dichiarazioni delle autorità, tra cui quelle pronunciate da Renzi dopo le devastazioni dei black bloc. "Agli amici del Pd di Milano dico grazie: mentre quelli col Rolex andavano a distruggere le vetrine loro si sono messi a pulirle. Quattro teppistelli non la vinceranno, siamo più forti noi", aveva detto il premier. Anche il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, all'indomani degli scontri aveva rincarato la dose: "In piazza ho visto farabutti con il cappuccio e figli di papà con il Rolex". 

"Purtroppo - scrive tra l'altro - l'eco suscitata dalle vostre parole è stata straordinariamente vasta ed ha prodotto l'inaccettabile affiancamento dell'immagine Rolex alla devastazione di Milano e all'universo della violenza eversiva".

Milano, i NoExpo per il centro: scontri e cariche con la polizia | Foto da Twitter

LA LETTERA - "Egregi signori - inizia la lettera aperta - all'indomani delle devastazioni avvenute a Milano i media nazionali e web hanno riportato con ampio rilievo in virgolettato le Vostre dichiarazioni relative all'operato delle Forze dell'Ordine, ivi compreso il messaggio 'sconfitti i soliti farabutti col cappuccio e figli di papa' coi rolex'. Se personalmente, come cittadino di Milano, nell'occasione non ho potuto che apprezzare il sacrificio e la dedizione delle Forze dell'Ordine, debbo invece, per la mia carica, esprimere profondo rincrescimento e disappunto per l'associazione delle vostre parole fra la condizione di 'distruttori di vetrine' ed il fatto di portare un orologio Rolex al polso. Al di la' del fatto che, dalla qualità delle foto e dei video che sono stati diffusi dai media e' altamente improbabile poter desumere un'affidabile identificazione come Rolex (e ancor piu' come Rolex autentico) - continua Marini - dell'orologio indossato dai facinorosi che stavano commettendo evidenti reati, credo che il dettaglio dell'essere - o non essere - quest'ultimo di marca Rolex, sia obiettivamente cosa marginale rispetto al 'cuore' delle Vostre dichiarazioni". "Ho preso la libertà, dopo profonda riflessione - conclude la lettera aperta - di pubblicare la presente sulla stampa nazionale a doverosa autodifesa, nell'immediato, della reputazione del marchio e dell'immagine di Rolex. Confidando in una Vostra cortese rettifica, con ossequi, Gianpaolo Marini".

Milano, scontri al corteo NoExpo - Foto Selene Cilluffo - Twitter

ALFANO - Con la Rolex "nessuna polemica". L'essersi riferiti ai violenti protagonisti dei disordini di Milano il primo maggio come "figli di papà con il Rolex" era "solo il modo - dopo le foto e i titoli dei giornali che parlavano del Rolex - per sottolineare una contraddizione, una incongruenza nella protesta". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, al termine della convention di Ap, in riferimento alla lettera indirizzata a lui e al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, dall'amministratore delegato di Rolex Italia nella quale si chiede di rettificare quanto da loro detto in occasione dei disordini di Milano. "Anzi - ha aggiunto Alfano - mi sorprende che abbiano rifatto pubblicità" alla manifestazione anti Expo.

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