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Venerdì, 29 Marzo 2024
CRONACA

Dalle favelas a Roma, la tratta delle trans

Scoperta un'organizzazione criminale attiva tra l'Italia e il Brasile. Un biglietto aereo di sola andata recapitato a casa. La promessa di un lavoro. Ma una volta nella capitale, diventavano schiavi

Associazione a delinquere finalizzata alla tratta di esseri umani. E' questa l'accusa più grave con la quale sono state arrestate 28 persone (24 sono in carcere, 4 ai domiciliari). E ancora: favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione maschile di tipo transessuale, nonché introduzione e permanenza nel territorio nazionale di transessuali da destinare alla prostituzione.

La vasta operazione che ha coinvolto Lazio, Campania e Umbria ha accertato che l'organizzazione criminale, composta da italiani e brasiliani, reclutava transessuali in Sudamerica per poi farli arrivare in Italia attraverso i confini di altri paesi europei.

IL DRAMMA DELLE FAVELAS. Le vittime di questo traffico erano soprattutto abitanti delle favelas brasiliane che ricevevano direttamente a casa, via posta, il biglietto aereo con cui imbarcarsi dall'aeroporto di Rio de Janeiro in direzione Parigi, Madrid, Budapest, Bucarest o Zurigo. Da qui, si partiva alla volta di Roma. Il tutto, spesato dall'organizzazione.

Una volta giunti nella Capitale, però, ai trans partiti dalle favelas con la speranza di una vita migliore e la promessa di un lavoro veniva comunicato che, per saldare quel debito con l'organizzazione che li aveva fatti arrivare in Italia, avrebbero dovuto versare una somma totale che variava dai 12 ai 18 mila euro.

Sono una volta raccolta e consegnata quella cifra potevano essere liberi. E in caso di un rifiuto, la minaccia di gravi ritorsioni sui loro parenti in Brasile.

L'ORGANIZZAZIONE. L'organizzazione criminale agiva nella Capitale nella zona dell'Eur. A capo, le "madrine", che gestivano le aree della prostituzione e 'tassavano' i trans anche per il pagamento degli affitti per alloggi e, addirittura, per 'occupazione di suolo pubblico'.

L'OPERAZIONE. Con quelli di oggi salgono a 62 gli arresti eseguiti nel corso degli ultimi anni. L'attivita' d'indagine, svolta tra gennaio 2010 e giugno 2011 dal Nucleo operativo della compagnia Carabinieri Roma Eur, ha permesso di individuare e circoscrivere una banda criminale composta da cittadini brasiliani e italiani che gestivano la prostituzione per un giro d'affari da centinaia di migliaia di euro al mese, che in alcuni casi poteva arrivare al milione di euro in soli 30 giorni.
 

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