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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Brescia

Due volte in ospedale prima di morire: medici a processo per omicidio colposo

Rosa Pesenti, 64enne bresciana, si è sentita male mentre stava mangiando lo spiedo: per due volte le viene diagnosticata una gastrite, invece le si era perforato l'esofago

BRESCIA - Medici a processo con l'accusa di omicidio colposo per la morte di Rosa Pesenti, 64enne di Calcio deceduta poco più di due anni fa. Secondo l'accusa i due medici non avrebbero correttamente interpretato l'origine dei dolori della paziente, che venne dimessa due volte in pochi giorni. Morirà dopo mesi di sofferenza in ospedale.

Lo scrive Brescia Today: a quanto pare i due medici dell'ospedale Mellino Mellini di Chiari che l'hanno dimessa per due volte, diagnosticandole una gastrite, non avrebbero svolto fino in fondo il loro compito di “sentinella” non riconoscendo dunque che la donna aveva l'esofago forato.

Un colpo di sfortuna: si sarebbe ferita mentre mangiva lo spiedo, e l'esofago le si sarebbe “bucato” a causa di un ossicino. Venne ricoverata la prima volta per un forte dolore all'addome, e poi dimessa dopo qualche farmaco e nessuna analisi approfondita.

Meno di una settimana più tardi la donna torna in ospedale, cambia il medico ma non la diagnosi: niente di grave, altri farmaci e nessun esame come la gastroscopia, che pare fosse stata richiesta dalla figlia.

Torna a casa e comincia a sentirsi male di nuovo. Il dolore si fa acuto, poi fortissimo: la donna in casa vomita sangue. Viene allora accompagnata dai familiari in un altro ospedale, a Bergamo. Solo in questo caso viene rilevata la perforazione all'esofago. Niente da fare: Rosa Pesenti morirà pochi mesi più tardi. Adesso il processo: i familiari chiedono 1 milione di euro di risarcimento.

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