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Sabato, 20 Aprile 2024
Omicidi

Omicidio Di Pietrantonio, l'ex Vincenzo Paduano condannato all'ergastolo

Il 29 maggio di un anno fa il 27enne strangolò e diede fuoco alla ex fidanzata nel quartiere Magliana, a Roma. Per i giudici si è trattato di un delitto premeditato

Ergastolo. È una condanna senza appello quella emessa dal gup Gaspare Sturzo nei confronti di Vincenzo Paduano, la guardia giurata di 27 anni che lo scorso 29 maggio a Roma strangolò e diede alle fiamme la sua ex fidanzata Sara Di Pietrantonio nei pressi del quartiere Magliana. Si chiude così il processo, tenutosi con rito abbreviato, per la morte della giovane studentessa romana.

Paduano era accusato dei reati di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dai futili motivi e dalla minorata difesa, e poi di stalking e distruzione di cadavere.

Quella notte, accecato dalla rabbia per la fine della loro storia, Paduano pedinò la ex fin sotto casa del suo nuovo ragazzo, aspettò che uscisse e si mettesse in macchina per poi sbarrarle la strada con la sua auto. Quindi la strangolò e le diede fuoco con una tanica di benzina. Dopo aver commesso l’omicidio tornò al lavoro come se nulla fosse.

 "Ho perso la testa e basta - disse agli inquirenti poco dopo il delitto - Avevo versato tutto l'alcool in macchina ma Sara si era sporcata. Non ho colpito Sara. Sono scappato, mi vergognavo. Ho acceso una sigaretta, eravamo vicini, stavamo continuando a discutere, c'e' stata una fiammata. Me ne sono andato. Mi vergognavo". Per i giudici però quello di Sara di Pietrantonio fu un omicidio premeditato da tempo. 

"Si tratta di una sentenza giusta e morale - ha commentato all'Ansa la mamma della vittima - Un primo gradino importante. Ho vissuto in apnea per circa un anno adesso una boccata d'aria fresca ma tornerò subito in apnea perché Sara non me la ridarà nessuno"

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