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Giovedì, 25 Aprile 2024

Perde la causa su Peppino Impastato: Saviano non ci sta e attacca

In un articolo del 2008 l'autore di Gomorra parla di una telefonata avuta con la mamma Impastato. Persichetti, all'epoca cronista di Liberazione, la mise in dubbio e per questo fu querelato

Saviano ha perso la causa per diffamazione contro Paolo Persichetti ma lo scontro tra i due (e non solo) sembra destinato a continuare fuori dalle aule di tribunale.

Questi i fatti: in un articolo del 2008, poi pubblicato all'interno del libro del “La bellezza e l’inferno” edito da Mondadori nel 2009, l'autore di Gomorra parla di una telefonata tra lui e la mamma di Peppino Impastato, Felicia, morta nel 2004. Dichiara di  averla sentita "un pomeriggio, in pieno agosto". A chiamare fu lei. "Roberto? Sono la signora Impastato" scriveva Saviano.

“Non dobbiamo dirci niente - continua l'articolo di Saviano - dico solo due cose una da madre ed una da donna. Quella da madre è stai attento, quella da donna è stai attento e continua.”

Persichetti, all'epoca cronista di Liberazione, scrisse un articolo in cui mise in dubbio che questa telefonata fosse mai avvenuta e per questo  fu querelato. Sempre nello stesso pezzo era contenuto l'altro motivo di tensione tra i due. "Si parlava del libro di Saviano "La parola contro la camorra" causa di rottura anche con il Centro Peppino Impastato. Nel libro si attribuisce un ruolo importante nella riapertura del caso Impastato al film "I cento passi" di Marco Tullio Giordana senza il quale la vicenda sarebbe rimasta quasi sconosciuta. Il Centro Impastato non veniva neppure menzionato. Saviano dimostrava di non avere buone fonti e dava mostra di non essere informato correttamente cosa che scrissi nel mio pezzo", spiega Persichelli.

L'articolo-di-Saviano-2La sentenza del tribunale, e in particolare del Gip Barbara Callari, del gennaio 2013 che ha dato torto all'autore di Gomorra avrebbe dovuto chiudere la faccenda ma così non è stato.

Secondo il Gip Persichetti avrebbe smentito Saviano facendo uso di dichiarazioni fatte da fonti attendibili: riprese un'intervista di Umberto Santino, presidente del Centro siciliano di documentazione "G.   Impastato" che a sua volta aveva ripreso Felicia Vitale, nuora di Felicia Bartolotta da sposata Impastato, e moglie di Giovanni Impastato, fratello di Peppino.

Ecco la sua testimonianza scritta inviata in aula (vedi allegato):  "La madre di Peppino non aveva il telefono e faceva le telefonate tramite me. Non mi risulta che abbia telefonato a Roberto Saviano. Faccio notare che mia suocera è morta nel 2004 e il libro Gomorra è uscito nel 2006". Oltre alla sua in aula sono arrivate le testimonianze di Giovanni Impastato e di Umberto Santino. Nella sentenza del gip NON si dice che la telefonata non c'è mai stata ma semplicemente si dice che Persichetti ha esercitato correttamente il diritto di cronaca.

La sentenza è di qualche mese fa ma circola solo ora. "A gennaio quando ci fu la sentenza del gip solo Facci scrisse un articolo su Libero", racconta Persichetti. "Il 9 maggio poi, in occasione dell'anniversario dell'assassinio di Peppino la vicenda poi venne ripresa dal blog Baruda e piano piano cominciò a fare il giro del web", continua il giornalista.

E ieri sera sulla sua pagina Facebook Roberto Saviano ha deciso di dire la sua scrivendo un lunghissimo post. Eccone una parte: "Di solito mi scrollo il fango di dosso, pensando che sia il prezzo da pagare, ma su questo non ce la faccio. Su questo ho deciso di non tacere, per il rispetto profondo che provo per la memoria di Felicia Impastato e per il disprezzo profondo per chi, odiando me, lorda chiunque trovi sulla sua strada".

Fonte: Palermo Today →
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