Medici di famiglia, arriva lo sciopero: tutte le info utili
La protesta contro la riforma dei maxi-ambulatori: le emergenze saranno garantite ma gli ambulatori rimarranno chiusi. Pronto soccorso e guardie mediche in allerta
Disagi per i pazienti di tutta Italia martedì 19 maggio a causa dello sciopero dei medici di famiglia. Sarà il sindacato di categoria Finmig a incrociare le braccia per 24 ore. Le ragioni riguardano alla possibile futura riorganizzazione del lavoro: le Regioni vogliono strutturare l'assistenza sanitaria in maniera nuova attraverso le aggregazioni funzionali territoriali (Aft). Le Aft sarebbero ambulatori dove gli specialisti assisteranno i pazienti a turno.
Per questo lo slogan della protesta è "Io non vado con il primo che capita": la ristrutturazione consentirà un risparmio alle amministrazioni ma secondo il sindacato incrinerà il rapporto medico-paziente.
AMBULATORI CHIUSI - I medici aderenti al sindacato Finmg (unica sigla a lanciare la mobilitazione) sciopereranno per tutta la giornata. Gli ambulatori resteranno chiusi. Ma i medici risponderanno alle chiamate dalle 8 alle 10 solo per le visite domiciliari urgenti. Verranno garantite anche le visite per l'assistenza di malati terminali, le prestazioni di assistenza domiciliare integrata, ovvero quelle programmate perché i pazienti non hanno la possibilità di muoversi. Molte però saranno le prestazioni al di fuori di quelle essenziali garantite da Fimmg, per le quali i pazienti dovranno rivolgersi al pronto soccorso, anche in caso di codice bianco.
A CHI RIVOLGERSI - Nel caso in cui la prestazione richiesta non sia di competenza del pronto soccorso, c'è la possibilità di rivolgersi alla continuità assistenziale (l'ex guardia medica), anche se solitamente il servizio è attivo quando i medici di famiglia non sono tenuti a esercitare l'attività. Di norma il servizio è a disposizione tutte le notti dalle ore 20 alle ore 8 del giorno successivo, nei giorni prefestivi e festivi anche dalle 8 alle 20.
