Roma, bombe carta al convegno dei ministri
Trecento studenti hanno assediato la Sapienza dove era in corso un incontro sulla green economy con numerosi ministri: "L'università è di chi la vive, non di chi la distrugge". Cariche e scontri con la polizia
ROMA - Da un lato numerosi esponenti del governo e delle istituzioni. Dall'altro gli studenti, riunitisi davanti all'Università La Sapienza di Roma per urlare forte e chiara tutta la loro rabbia. Bombe carta, fumogeni, occupazioni e cariche della polizia hanno fatto da sfondo al convegno sulla green economy che si è tenuto nell'Ateneo capitolino.
"Parlano tanto di ambiente - ha gridato uno degli studenti - poi danno la Tav". Fuori dal rettorato, infatti, un gruppo di circa trecento universitari ha manifestato con lancio di uova e fumogeni. La protesta è arrivata anche all'interno dell'Aula magna con una bomba carta che è esplosa proprio davanti all'ingresso. Immediate sono scattate le misure di sicurezza con il rettore dell'università, Luigi Frati, che ha chiesto alle autorità presenti di restare all'interno della struttura.
Con i ministri Orlando, Saccomanni e Lorenzin bloccati nell'università, i manifestanti hanno provato a forzare il portone ingresso ma sono stati respinti dagli agenti in assetto antisommossa.
Gli stessi agenti ai quali gli studenti hanno chiesto di togliere il casco, imitando i colleghi di Torino e Genova. "Toglietevi i caschi con noi - hanno urlato i manifestanti - è davanti agli studenti che vi dovete togliere i caschi".
Alcuni di loro, poi, sono saliti sul tetto della facoltà di Fisica e lo hanno occupato. In segno di protesta hanno esposto uno striscione: "Napolitano, la Sapienza ti ripudia". E ancora: "L'università è di chi la vive, non di chi la distrugge".