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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Scuola, la polemica sulle vacanze: "Ministro troglodita"

Non si placa la polemica sulle dichiarazioni del ministro Poletti sulle vacanze estive a scuola. Adesso è gara di numeri: così si scopre che i giorni di vacanza in Italia non sono di più che nel resto d'Europa

Sembrava una dichiarazione qualsiasi, fatta a un convegno tra un intervento e un altro. Invece quando il ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha detto che in Italia ci dovrebbero essere meno vacanze scolastiche ha scatenato un putiferio. I social network sono impazziti, anche perché sono frequentati soprattutto dai giovani, che si sono sentiti raggelare alla notizia di poter impiegare un mese delle vacanze estive lavorando, facendo dei percorsi di formazione concordati con le scuole. 

A dare fuoco alla polemica ci si è messa pure l'Unione degli studenti, che non ha risparmiato le critiche al ministro: "Scaricare cassette in un magazzino non è un’esperienza formativa e purtroppo tanti studenti compiono già lavori sotto sfruttamento e senza alcuna valenza formativa per potersi mantenere". Poi è arrivato il commento del professore Massimo Cacciari che non ha avuto remore e ha definito il ministro un "troglodita": "Mi chiedo se siano questi i problemi urgenti della scuola o dell’insegnamento. Non mi pare proprio. È una questioncella. C’è l’idea trogloditica che la produttività di una persona si misuri sul tempo di lavoro. Ce l’aveva anche Brunetta, quest’idea, quando se la prendeva con i dipendenti pubblici perché non timbravano". 

Giorgio Rembardo, presidente dell'Associazione nazionale presidi, è anch'egli sul piede di guerra: "Non credo che il ministro si intenda molto di scuola. Ci sono da dire due cose: tre mesi sono un distacco troppo pronunciato rispetto alla conclusione dell'anno scolastico. Bisogna poi ricordarsi che in Italia non mancano giorni di lezione e il calendario scolastico italiano non è caratterizzato da questo, semmai dal contrario. La cosa importante non è la quantità ma la qualità delle iniziative delle attività scolastiche e una diversa scansione".

I NUMERI - Ad avere ragione sembra proprio Rembardo: secondo i dati del rapporto Eurydice, rete europea d'informazione sull'istruzione, le 13 settimane di vacanze estive in Italia rappresentano la pausa più prolungata delle scuole in Europa. Questo però non significa che i nostri studenti siano i più "fannulloni" visto che sono anche quelli che passano più tempo in aula. La differenza sta nella distribuzione delle vacanze, come spiega il grafico twittato dall'Ansa.


Insomma il calendario scolastico italiano semplicemente è organizzato in maniera diversa rispetto a quello degli altri paesi: in Germania le vacanze estive durano 6 settimane ma durante l'anno gli studenti rimangono a casa di più. Per esempio in Italia non esistono le "vacanze di primavera", un periodo di dieci giorni che solitamente è tra aprile e giugno. Inoltre più lunga è la pausa per diverse festività, come la pasqua o il carnevale. ​

Più simili a noi i paesi dell'Europa del sud: in Spagna, Cipro, Malta, Grecia, Portogallo i periodi di sospensione più lunghi variano dalle 10 e le 13 settimane, mentre nell'Europa centrale e settentrionale si va dalle 6 settimane a un massimo di 10. La media si attesta tuttavia intorno alle otto settimane, poco più di quanto il ministro Poletti sarebbe disposto a concedere agli alunni italiani: "Un mese di vacanza va bene, un mese e mezzo ma non c'è un obbligo di farne tre". 

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