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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Stallo Sea Watch, nella "guerra alle Ong" Salvini e Di Maio ritrovano l'armonia

Hanno trascorso un'altra notte in mare i 42 migranti salvati dalla nave che ha forzato il blocco e si è avvicinata al porto di Lampedusa. Di Maio: "La Sea Watch si fa pubblicità". Ma gli appelli all'Europa del M5s secondo cui "deve cambiare Dublino" suonano contraddittori

Lo stallo non si è ancora sbloccato. Hanno trascorso un'altra notte in mare i 42 migranti (ci sono anche 3 minori, il più piccolo ha solo 11 anni) salvati due settimane fa dalla nave Sea Watch che ieri, per ordine della comandante Carola Rackete, ha forzato il blocco e si è avvicinata al porto di Lampedusa, rimanendo a poca distanza dall'isola, in attesa di istruzioni. "Le autorità italiane sono salite a bordo impedendoci di attraccare - ha comunicato la capitana - Hanno controllato la nave ed i passaporti dell'equipaggio e ora attendono istruzioni dai loro superiori. Io spero veramente che facciano scendere presto i migranti soccorsi". 

"Abbiamo aspettato una notte, non possiamo aspettarne un'altra. La disperazione delle persone non è una cosa su cui si può giocare". Lo scrive su Facebook l'equipaggio della nave Sea Watch 3. I volontari e i migranti a bordo dell'imbarcazione, da ieri ferma a largo di Lampedusa, hanno realizzato anche un video nel quale chiedono di "aprire i porti" e di "aprire i cuori", ribadendo che "ogni persona ha diritto alla vita".

Sea Watch, che cosa rischia la comandante Carola Rackete

Impossibile pensare che le persone vengono trattenute a bordo a lungo. E' attesa per oggi la svolta sull'eventuale sbarco. Al momento la Finanza non ha ancora contestato nulla alla 'Capitana' tedesca. Non appena la Guardia di Finanza avrà l'ok per lo sbarco dei 42 migranti, potrà essere contestato il reato alla comandante tedesca che ieri ha forzato il blocco. Rackete rischia una sanzione che varia da 10.000 a 50.000 euro. A emettere le multe sarebbe il prefetto territorialmente competente, quello di Agrigento. La gara di solidarietà scattata ieri sul web ha già permesso di raccogliere più di 50.000 euro.

A differenza di quanto ipotizzato ieri, nella notte l'autorizzazione allo sbarco non è arrivata, e il ministro Matteo Salvini commenta :"Da cittadino italiano mi chiedo se qualcuno sarà arrestato, perchè è come se si fosse forzato un posto di blocco". Poi ha minacciato l'Europa: "Se continuerà a dimostrare disinteresse e abbandono verso l'Italia non vorrei dover ricorrere a non identificare più nessun immigrato che arriva, non inserendo i dettagli anagrafici nella banca dati europea, in modo tale che chiunque sia libero di andare dove vuole. A mali estremi, estremi rimedi".

Secondo l'Adnkronos, l'ambasciatore italiano all'Aja, Andrea Perugini, cui il ministro degli Esteri Enzo Moavero ha dato istruzioni per fare un passo formale presso il governo olandese, è stato ricevuto nel pomeriggio dalla sottosegretaria alla Giustizia competente per l'immigrazione, Ankie Broekers Knol. Mentre da Palazzo Chigi si insiste sulla necessità di "proseguire nelle iniziative formali volte a verificare l'eventuale condotta omissiva" del governo olandese.

Dall'Aja, il portavoce del ministero della Sicurezza e della Giustizia, che si occupa del caso Sea Watch 3, assicura che oggi arriverà la risposta alla lettera che il ministro dell'Interno Matteo Salvini ha inviato all'Olanda domenica scorsa. Una lettera nella quale si diceva tra l'altro "incredulo per il disinteresse" dei Paesi Bassi nei confronti di una nave di loro bandiera.

Lega e M5s compatti contro le Ong

"Questa è una nave olandese di una Ong tedesca. C'è la capitana, questa novella eroina della sinistra: sei bianca, ricca e tedesca? Fai volontariato in Germania. No, arriva in Italia e mette a rischio la vita di migranti tenendoli sequestrati" ha aggiunto il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini, durante la registrazione della puntata di Porta a porta di ieri sera su Rai1.

Il Movimento 5 stelle si schiera in maniera compatta con la Lega.  "Siamo diventati ormai il palcoscenico del Mediterraneo. Come mai la Sea Watch neanche prova più ad avvicinarsi alle coste maltesi o alle coste greche? Semplice, a Malta come in Grecia non fa notizia. Hanno preferito restare 14 giorni a largo delle nostre coste anziché chiedere a La Valletta, Madrid o Atene lo sbarco. I governi di questi tre Paesi sono forze politiche tradizionali europee. Se uno dei popolari europei o dei democratici europei ti nega lo sbarco, i media neanche ne parlano, se lo fa il Governo italiano si mette in moto il carosello. La Sea Watch si fa pubblicità e raccoglie più fondi per carburante, viveri e riparazioni, così può ripartire". Lo scrive il vicepremier M5s Luigi Di Maio su facebook. 

L'intesa Lega-M5s sul tema immigrazione c'è, e non traballa mai. Gli appelli all'Europa del M5s secondo cui “deve cambiare Dublino” suonano tra l'altro contraddittori. Quando si è votato al Parlamento europeo la riforma di Dublino che cancellerebbe il criterio del primo paese di accesso in favore di un meccanismo di ricollocamento che obblighi tutti gli Stati europei a far la propria parte sull’accoglienza, il M5S ha votato contro (Lega assente). E il ministro dell'Interno non ha partecipato a tutti gli ultimi vertici europei sul tema immigrazione.

Migranti, nuovi sbarchi nelle scorse ore

Trenta persone, tra cui quattro bambini, sono state intercettate dalla Guardia di Finanza, nella notte, a bordo di due barchini a poche miglia da Lampedusa. I migranti sono stati trasbordati prima sulle motovedette della Guardia Costiera e poi sul pattugliatore Avallone delle Fiamme Gialle che li sta portando a Porto Empedocle.

"Ci sono due tipi di sbarchi: gli sbarchi fantasma di cui nessuno parla, poi arrivano le Ong e si scatena il finimondo, si accendono i riflettori e tutti parlano di 43 persone non vedendo che nei giorni scorsi sono sbarcate 200 persone" spiega il sindaco di Lampedusa Salvatore Martello. "Sto dicendo come stanno le cose, non posso criticare nessuno, applichiamo la legge per quella che è. Anche l'altra volta con la Mare Jonio è successa la stessa cosa. Arrestare l'equipaggio? È la procura che deve applicare la legge, non possiamo stabilirlo noi".

A chi gli chiede se la Sea Watch abbia fatto bene a forzare il blocco, il sindaco di Lampedusa risponde: "La mia opinione è che un comandante che vede arrivare altre imbarcazioni che non vengono neanche controllate dalle forze dell'ordine ed entrano all'interno del porto senza che nessuno gli dica nulla, giustamente prende delle decisioni. Se sbarcano altri non capisco perché non debbano sbarcare questi".

"Perché la Sea Watch ora non può attraccare?"

"Non capiamo cosa osti a questo punto all'attracco della Sea Watch. La capitana ha rivendicato la sua violazione, a questo punto ci sembra naturale che possa attraccare, e si possa concludere quest'assurda e indegna odissea". Lo ha detto il deputato di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni da ieri sera a Lampedusa per seguire da vicino l'evoluzione della vicenda Sea Watch 3.

"Il comandante (della Capitaneria di Porto n.d.r.) ci ha risposto che dal suo punto di vista, sulla base delle orme - ha proseguito Fratoianni -, ed evidentemente sulla base di indicazioni che arrivano da autorità superiori non è nella condizione di dare questa disposizione. Noi abbiamo chiesto cosa intende fare rispetto al fatto che il comandante della nave ha dichiarato lo stato di necessità e che quotidianamente arrivano rapporti dai medici di bordo che dicono che lo stato di necessità si sta aggravando. Ha detto che ha inviato questi rapporti alle autorità competenti in chiedendo cosa intendono fare. Per parte nostra saremo qui per tentare di fare in modo che questa odissea si concluda. Io sono stato a bordo di queste navi, e quando si vede la costa la situazione diventa sempre più tesa. Perché non si capisce perché l'essere stati salvati da un naufragio diventi una colpa" conclude Fratoianni.

"Il Governo Italiano separi le ragioni del diritto internazionale da quelle dell`umanità, faccia prevalere le comuni radici cristiane, su quelle del sovranismo muscolare nei confronti di 40 disperati e del maschilismo retorico brandito nei confronti della donna che guida la Sea Watch". Così, in una nota, Stefania Prestigiacomo, deputata di Forza Italia. "Dopo 14 giorni in mare, in condizioni di caldo asfissiante, in condizioni simili a quelle degli schiavi dei secoli scorsi, i migranti devono essere sbarcati, assistiti e giustamente redistribuiti. Dopo ci sarà tempo e modo per tutti gli eventuali accertamenti e provvedimenti nei confronti della nave e del suo equipaggio. Oggi deve prevalere il monito del Santo Padre. Se siamo cristiani, lo siamo sempre", conclude.

Secondo un sondaggio EMG Acqua presentato oggi ad Agorà, su Raitre, la maggior parte degli italiani (61%) non vuole che la Sea Watch attracchi a Lampedusa. La pensa in questo modo il 93% degli elettori della Lega e il 49% degli elettori del M5S. 

Paradosso Sea Watch: sbarco negato ma a Lampedusa 300 migranti in un mese

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