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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Sequestrata e stuprata per giorni: donna si getta dall'auto per sfuggire al suo ex

La vittima - madre di due bambini - ha approfittato di un viaggio a Roma per ribellarsi al suo carceriere. Agli agenti ha raccontato di un rapporto malato fatto di soprusi e violenze. Fermato un uomo di trent'anni: dovrà rispondere di una sfilza di reati

Sequestrata per tre giorni e stuprata dal suo ex. È una vicenda terribile quella che si è consumata tra Siena, Foligno e Roma. Una donna di 28 anni, madre di due figli, è stata costretta con la forza a seguire il suo ex, un albanese di due anni più grande, da Siena fino a Foligno. Qui è stata segregata in un appartamento per tre lunghi giorni e costretta a subire le violenze sessuali del suo aguzzino, irregolare sul territorio italiano, con a carico un ammonimento del questore di Perugia.

La vittima si è getatta dall'auto per chiedere aiuto

Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, le violenze si sono protratte da mercoledì 31 luglio scorso fino al pomeriggio del venerdì successivo, quando, approfittando di un viaggio a Roma, dove era stata costretta a seguire il suo carceriere, la donna, condotta presso il centro outlet di Castel Romano, ha trovato la forza di gettarsi dall’auto. Approfittando di una distrazione dell'albanese, la donna ha aperto lo sportello della vettura ancora in movimento e si è gettata in strada chiedendo aiuto a gran voce alle persone presenti nel parcheggio del centro commerciale. 

La donna salvata dai presenti e dalle guardie giurate

Come mostrano le immagini in basso, a quel punto il 39enne ha bloccato il veicolo e ha raggiunto la ragazza colpendola con schiaffi e pugni. La donna si è ribellata e ha lottato con tutte le sue forze per sfuggire al suo carceriere. Solo l'intervento delle persone presenti e di alcune guardie giurate in servizio presso l'outlet hanno consentito di trarre in salvo la ventottenne. All'arrivo degli agenti del commissariato Spinaceto, però, l'albanese si era già dileguato.

Sequestrata e stuprata, donna si getta dall'auto per sfuggire alle violenze

Le indagini

Dopo i soccorsi la vittima è stata ricoverata in ospedale e sottoposta al protocollo per le vittime di abusi sessuali. La polizia ha fatto partire subito le indagini. Agli agenti la vittima ha raccontato la storia di un rapporto malato: un lungo anno di soprusi e violenze, fisiche e psicologiche e il costringimento con minacce rivolte a lei e ai suoi figli affinché non rivelasse a nessuno ciò che era costretta a subire.

Grazie ai filmati di videosorveglianza delle telecamere presenti nel centro outlet, gli investigatori sono riusciti a risalire alla targa e al modello dell'autovettura utilizzata dall'albanese.

Questo ha permesso di concentrare le ricerche su un individuo già noto alle forze dell'ordine. Gli agenti della squadra mogile di Roma e del commissariato Spinaceto si sono diretti subito a Foligno dove abitava il ricercato. Nella città umbra è stata anche rintracciata una testimone, una giovane conoscente della coppia che ha raccontato agli agenti delle violenze alle quali, suo malgrado, aveva dovuto assistere. 

Fermato l'ex compagno

Dopo aver raccolto la drammatica testimonianza, grazie a uno stratagemma, gli investigatori hanno attirato l’albanese alla stazione dei treni di Foligno. Caduto nel tranello il 30enne è stato subito bloccato e posto in stato di fermo. Le accuse sono di sequestro di persona, violenza sessuale, minacce e lesioni. Al termine degli accertamenti l’uomo è stato accompagnato presso il carcere di Spoleto. La vittima, dopo le cure e le visite che hanno rivelato la presenza di numerosi segni di violenza sul suo corpo, è stata affidata ai genitori, giunti immediatamente a Roma per assisterla.

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