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Venerdì, 19 Aprile 2024
Made in Italy

Finto "Made in Italy", che affari: sequestri per trenta milioni di euro

Olio taroccato, "kit wine" per imitare le eccellenze italiane, salumi fasulli: i numeri da capogiro del mercato parallelo del "made in Italy". Ma i controlli funzionano: in nove mesi sequestri per trenta milioni

ROMA - Di originale non hanno nulla. Soltanto il nome, ma non l'hanno meritato. Qualcuno prova a copiare l'etichetta. Qualcun altro si affida al marchio. Altri ancora tentano la carta "psicologica", giocando su disegni e forme. Ma di "made in Italy" nei loro prodotti non c'è traccia. Lo sanno bene gli agenti del nucleo antifrodi dei carabinieri, da sempre in prima linea per difendere la qualità e la sicurezza che il tricolore ispira. Che poi, a guardare i numeri, la questione non è "di marchio". O meglio non solo. Se è vero, come è vero, che la contraffazione dei prodotti alimentari porta nell'economia del Belpaese un buco non indifferente. 

Dal vino all'olio "falso", nel 2014 sono già stati effettuati sessantamila controlli, con oltre trentadue milioni di euro di sequestri. L'anno scorso sono state fatte più di centomila verifiche, con quasi sessanta milioni di sigilli. Da gennaio a settembre, grazie ai controlli effettuati da Icqrf, Nac, Corpo forestale e Guardia Costiera sono state emesse anche più di seimila sanzioni e quasi mille persone segnalate all'Autorità giudiziaria. 

Numeri che testimoniano che il mercato del falso è attivo e vivace ma che confermano come i controlli funzionino. Per la gioia del ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina: "Abbiamo un sistema di controlli tra i più avanzati d'Europa e del mondo - ha spiegato -. Non siamo noi a dirlo, ma un approfondito audit della Commissione europea che verrà inviato a breve al Parlamento e alla Corte dei conti Ue. Nelle conclusioni finali viene evidenziato che le nostre strutture di controllo mettono in campo misure che vanno oltre i requisiti chiesti dall'Europa".

"Non ci fermiamo  - ha chiarito Martina -. Proprio per questo lavoriamo a una grande operazione di rilancio sul tema della lotta alla contraffazione a livello europeo e internazionale, tirando le fila del lavoro fatto su questo fronte durante il semestre italiano di Presidenza dell'Ue. L'Italia si candida a promuovere un Forum internazionale a Milano, nel marzo 2015 anche in vista di Expo, dove riuniremo tutte le strutture di controllo europee per un confronto aggiornato sugli strumenti di contrasto alle frodi".

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