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Giovedì, 25 Aprile 2024
Crisi economica

Fiat, Marchionne: "Non chiuderemo nessuno stabilimento in Italia"

"Se le riforme saranno veramente varate saremo i primi a salutarle con gioia ma non possiamo riporre speranze in un sistema che pare immobile" avverte l'ad di Fiat Chrysler. "Abbiamo davanti un'Italia che è ancora da ricostruire"

L'Italia sta vivendo una fase di recessione prolungata che non la rende più competitiva. Lo ha sottolineato l'amministratore delegato di Fiat Chrysler, Sergio Marchionne, al Meeting di Cl, dopo quattro anni dalla sua prima volta davanti alla platea dei giovani ciellini.

Parlando in generale della crisi che sta interessando Europa ed Italia, Marchionne ha spiegato "l'Europa è ripiombata in una fase di pessimismo" mentre "l'Italia sta vivendo una fase prolungata di recessione che non è più in grado di assicurare un paese competitivo".

RENZI - "Il presidente Renzi ha un ruolo arduo e ingrato ma appare determinato e coraggioso nel voler rimuovere le resistenze". Massima fiducia nel governo Renzi da parte dell'amministratore delegato di Fiat Chrysler, Sergio Marchionne, che al Meeting di Cl ha ricordato come "finora chiunque ha guidato il Paese si è scontrato con muro di gomma ed è stato costretto a svolgere quasi un ruolo amministrativo".

"Riponiamo la massima fiducia nel Governo lo abbiamo fatto con gli ultimi tre e lo continueremo a fare - ha spiegato Marchionne - ma la verità è che finora chiunque ha guidato il paese si è scontrato con muro di gomma ed è stato costretto a svolgere quasi un ruolo amministrativo". "Risultati concreti - ha aggiunto - ne abbiamo visti molto pochi ma compromessi tanti". Si sono viste "iniziative che sono partite bene, ma che sono sfociate in una gara al ribasso con l'obiettivo di toccare meno interessi possibili e minimizzare gli effetti di qualsiasi decisione". Un sistema "preoccupato più di conservare se stesso e alimentare il proprio potere".

NESSUNA CHIUSURA - "Lo abbiamo detto e lo ribadiamo, non intendiamo chiudere nessuno stabilimento in Italia". Marchionne ha spiegato che l'Italia può essere la base per la diffusione di veicoli in tutto il mondo.

SISTEMA IMMOBILE "Se le riforme saranno veramente varate saremo i primi a salutarle con gioia ma non possiamo riporre speranze in un sistema che pare immobile". Lo ha sottolineato l'ad di Fiat Chrysler. A chi si aspetta cambiamenti dalla politica Marchionne ha espresso il suo pessimismo: "Temo - ha detto - non succederà domani mattina a chi si aspetta cambiamenti nelle stanze del potere". Questo per l'ad "resterà un'utopia"

RICOSTRUIRE - "Abbiamo davanti un'Italia che è ancora da ricostruire" e "ognuno può fare propria parte" e offrire il proprio contributo dice Marchionne. "Gli italiani - ha aggiunto Marchionne - hanno dato grande prova di eroismo, abbiamo trovato dentro noi stessi la forza e il coraggio per ridare speranza a intere generazioni. Tutte le rivoluzioni sono partite dalla società" perché "uomini e donne" hanno saputo dare il proprio contributo. "Queste sono le risorse che anche oggi possono ridare vita a una nuova fase di rilancio del Paese". "Il mio - ha proseguito l'a.d. - è un invito al coraggio rivolto a tutti quelli che affrontano piccole e grandi sfide della vita che trovano dentro di sé il coraggio di andare avanti e vincere".

VICINO ALLA TERRA - Sergio Marchionne è un leader "concreto e reale, vicino alla terra". Questa la rivendicazione dello stesso ad di Fiat Chrysler nel suo intervento. "Mi chiedo - ha detto - se sono riuscito a farvi comprendere che cosa significa il mio impegno al cambiamento". Chi sia il "tizio con il maglione nero che viene qui a parlarvi di fusioni, cessioni, che viaggia su un aereo e gira il mondo per investire miliardi". "Mi rendo conto che tutto ciò ha un alone irreale. La verità - ha aggiunto - è che la mia esistenza come leader è molto più vicina alla terra, è concreta e reale".

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