Siccità, allarme acqua in molte Regioni: Gentiloni dichiara lo stato di emergenza
Il Governo decreta stato d'emergenza a Parma e Piacenza ma è allerta in tutta Italia da Nord a Sud: si va verso il razionamento
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni, ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza nel territorio delle Province di Parma e Piacenza, in conseguenza della crisi idrica in atto, dovuta a un lungo periodo di siccita' a partire dall'autunno 2016, aggravato dalle elevate temperature estive e dai rilevanti afflussi turistici che hanno determinato un considerevole aumento delle esigenze idropotabili.
I disagi provocati dalla mancanza d'acqua si fanno sentire in campagna e in città. A Parma e Piacenza lo stato d'emergenza è stato chiesto anche perché - spiega il governo in un comunicato stampa - l'elevato numero di turisti arrivato con l'estate ha richiesto un bisogno maggiore di acqua.
Otto milioni e 650 mila euro per affrontare l’emergenza siccità nei territori di Parma e Piacenza, ulteriori deroghe alle norme nazionali per assicurare la fornitura di acqua potabile alla popolazione (anche mediante autobotti) e per potenziare l’approvvigionamento di acqua con interventi strutturali.
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"L’ordinanza mira soprattutto a preservare il livello delle acque del lago di Bracciano notevolmente abbassatosi nel corso degli scorsi anni a causa della mancanza di una politica di tutela della risorsa idrica del lago e delle scarse piogge". Acea Ato 2, congiuntamente con Polizia Locale e forze dell’ordine, effettuerà controlli per verificare il rispetto del provvedimento.
Dopo un inverno poco piovoso, in cui anche la neve ha tardato a far visita, le risorse idriche stanno ora soffrendo. A rischio sono i raccolti, il bestiame, ma anche la vita quotidiana. Sì, perché se l'acqua manca, bisogna razionarla con l'uso predisposto a giorni alterni, ad esempio, o con la chiusura del servizio in alcune fasce orario del giorno o della notte.
Per la produzione Coldiretti ha già lanciato l'allarme: "Sono a rischio ortaggi, frutta, cereali, pomodoro, ma anche girasoli e vigneti, il fieno per l'alimentazione degli animali e la produzione di latte per i grandi formaggi". Secondo i dati dell'associazione, all'appello mancano circa 20 miliardi di metri cubi d'acqua, un volume praticamente pari all'intero lago di Como.
January–May 2017 was 2nd warmest first 5 months of the year for globe: @NOAANCEIclimate https://t.co/yODVKRwRKN #StateOfClimate pic.twitter.com/qY907z1ZYT
— NOAA (@NOAA) 19 giugno 2017
Dai dati diffusi dal Noaa, il National Climatic Data Centre, si capisce che il problema non è solo italiano. A livello planetario, la temperatura media registrata sulla superficie della terra e degli oceani è stata la seconda più elevata mai registrata, addirittura superiore di 0,29 gradi rispetto alla media del ventesimo secolo.