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Venerdì, 29 Marzo 2024
Il caso

Sostanze tossiche e cancerogene nei sondini per bimbi disabili

Prodotti medicali destinati ai bambini disabili conterrebbero sostanze tossiche e cancerogene. L'allarme lanciato su Facebook da una mamma preoccupata

Si chiamano ftalati e sono 'classificati come sostanze estremamente preoccupanti dalla normativa europera Reach del febbraio 2011'. Vietati nella produzione dei giocattoli, sarebbero però presenti nei prodotti medicali destinati a bambini malati e disabili. E' l'allarme lanciato sul web da Chiara Paolini, madre di un bimbo disabile, che ha raccolto documentazioni sufficienti per giungere a tali conclusioni.

La notizia è stata diffusa attraverso i social network. La madre di Emanuele, bimbo di 5 anni, normalmente si recava a ritirare la fornitura di prodotti medicali che il figlio utilizza ogni giorno da quando aveva pocchi mesi. Poco tempo fa però lo shock: su un'etichetta appiccicata sulla confezione c'era scritto ‘contiene Ftalati’.

La cosa ha insospettito Chiara che si è subito messa a fare delle ricerche: in effetti "in Italia ai sensi dell'articolo 16 del del Decreto legislativo 14 settembre 2009 n°133, il fabbricante e l'importatore che immettano sul mercato giocattoli con concentrazione di ftalati superiore allo 0,1% incorrono in una sanzione penale che prevede l’arresto fino a tre mesi o l’ammenda da 40 mila a 150 mila euro - così racconta la mamma su facebook -  ho controllato tutti i nostri sondini: contengono tutti ftalati, classificati come sostanze altamente tossiche e cancerogene, vietate dalla Food and Drugs per l'uso sui neonati e bambini”.

La maggior parte dei cateteri e dei sondini pediatrici contengono queste sostanze. “Esistono anche quelli senza ftalati solo che costano di più. Le Asl, quindi, per risparmiare qualche soldo non esistano a fornire sondini tossici e cancerogeni - per questo Chiara ha deciso di lanciare l'appello su facebook - “Controllate i sondini: per riconoscere la presenza di ftalati, basta vedere l’etichettatura: se nel triangolo c’è scritto Pht e fuori Dehp, si tratta di sondini pericolosi”.

Quello che ha rivelato Chiara Paolini sta diventando una questione di 'Stato': diffusa la notizia ha scritto una lettera per il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, il cui fac simile è stato messo in rete, in modo che tanti possano compilarla e inviarla a proprio nome.

Nel testo, oltre a continuare a sottolineare la pericolosità di queste sostanze si chiede anche una normativa (visto che attualmente non esiste) che vieti "l'utilizzo di Pvc e Ftalati nei presidi medicali, almeno per le categorie di neonati, bambini e donne incinte e che vengano sostituiti, nel minor tempo possibile" per tutta "la popolazione pediatrica e per le donne in stato di gravidanza, che ne stanno facendo uso”. Infine il ministero dovrebbe prendere in considerazione "la completa eliminazione dei prodotti contenenti PVC e ftalati in tutti i prodotti medicali", anche per quelli destinati agli adulti "quando esistano alternative non tossiche o con rischio più basso”. Adesso Chiara e tanti altri genitori preoccupati rimangono in attesa di una risposta della ministra

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