rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Inchiesta petrolio, c'è un dossier anonimo: "Tutte le spese pazze della Marina"

Spunta un dossier anonimo che contesta le spese folli dell'ammiraglio Giuseppe De Giorgi, indagato nell'inchiesta di Potenza. Il capo di Stato maggiore è accusato di "festini e scambi di interessi. Tutti sapevano e tutti, per paura delle sue vendette, tacevano"

Torna al centro dell'attenzione mediatica il capo di Stato maggiore della Marina, Giuseppe De Giorgi, indagato nell'inchiesta di Potenza. Sarebbe infatti spuntato un dossier anonimo carico di accuse nei confronti dell'ammiraglio: spese folli, nuovi veleni. Il dossier è stato consegnato alla procura lucana, alla presidenza del Consiglio e al ministero della Difesa. "Festini e scambi di interessi con l'imprenditore Gemelli (fidanzato della Guidi)", si legge.

Il Corriere della Sera racconta che il dossier è stato consegnato da un militare della Marina, che vuole rimanere anonimo: "Io ho già pagato per non essermi piegato alle richieste del capo di Stato maggiore", dice. Le accuse riguardano commesse milionarie autorizzate da De Giorgi per ristrutturare i salottini e il quadrato ufficiali delle navi della Marina, per arrivare a cene extralusso per brindare allo sblocco dei finanziamenti.

De Giorgi nel 2013 "durante una visita a una fregata classe Fremm nei cantieri di Fincantieri per completare le ultime fasi di allestimento, non gradendo la ripartizione delle aree destinate al quadrato ufficiali e dei camerini destinati al comandante, ordinò ai dirigenti di attuare le modifiche da lui indicate". Il tutto per la cifra di 42 milioni e 986mila euro che l'ammiraglio "cercò di coprire con un auto investimento da parte di Fincantieri che invece non aveva alcuna intenzione di finanziare neanche parzialmente e quindi si spesero decine di milioni del contribuente".

Le accuse molto circostanziate continuano. "Famosi sono stati i festini organizzati dal comandante a bordo della Vittorio Veneto in navigazione, con tanto di trasferimento a mezzo elicottero di signorine allegre e compiacenti. O di quella volta, sempre da comandante della Vittorio Veneto in sosta a New York, che accolse gli invitati ad un cocktail a bordo, in sella a un cavallo bianco appositamente noleggiato", si legge.

E poi ancora: "Tutti sapevano e tutti, per paura delle sue vendette, tacevano circa l'uso improprio che l'ammiraglio, una volta diventato capo delle Forze Aeree della Marina, faceva degli elicotteri e soprattutto del velivolo Falcon 20 che in versione Vip lo trasportava continuamente come in un taxi (spesso in allegra compagnia da una parte all'altra dell'Italia, per l'esaudimento di interessi personali ma a spese del contribuente)".

Tra i casi citati - continua il Corriere della Sera - c’è quello degli "Incursori che improvvisamente sono stati allontanati dal Comando di Varignano (unico posto dove avrebbero potuto continuare a mantenere l’addestramento non buttando alle ortiche anni e milioni spesi nella loro preparazione) e trasferiti dall’altra parte dell’Italia solo perché hanno fatto parte del gruppetto che nel corso delle prove del defilamento del 2 giugno, facendo scherzi con palloncini pieni d’acqua (è tradizione di tutti i militari che partecipano a tale evento), schizzarono Sua Maestà De Giorgi".

A proposito dell'inchiesta sul petrolio in Basilicata, De Giorgi, attraverso il suo avvocato, ha fatto sapere di voler essere interrogato dai magistrati, e di essere completamente estraneo alla vicenda. Ma le nuove rivelazioni contenute nel dossier faranno discutere a lungo.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Inchiesta petrolio, c'è un dossier anonimo: "Tutte le spese pazze della Marina"

Today è in caricamento