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Giovedì, 28 Marzo 2024
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"Basta solo partite di calcetto": sport e gioco sono una cosa seria

Una proposta di legge per incentivare l'attività fisica nelle scuole, combattere l'obesità e cambiare il concetto di sport. Ecco #crescoattivo, l'iniziativa della parlamentare Laura Coccia

Rispetto a tanti Paesi europei l'Italia non ha la stessa diffusione dell'educazione motoria nelle scuole. Inoltre l'idea di sport che è diffusa tra la gente è spesso legata alla competizione. Infine sedentarietà e obesità ultimamente si sono diffusi anche nello Stivale, in particolare tra i più piccoli. Come fare fronte a questa situazione? Partendo dalle scuole: per questo la Parlamentare Laura Coccia del Pd ha già depositato una proposta di legge che vorrebbe inserire l'educatore motorio-sportivo nella scuola primaria. Ma che compito avrebbe questa figura?

"A fianco del maestro i bambini svolgerebbero l'attività motoria con un docente che ha studiato in maniera competente sotto tanti punti di vista come svolgere l'attività motoria - ci spiga l'onorevole Coccia -  E' uno strumento che può essere declinato in tanti modi. Per esempio il gioco della campana fa giocare, fa muovere e fa imparare a contare. Insomma così ci sarebbe un completamento della didattica e una facilitazione, in particolare per quelli che sono gli studenti stranieri: un bimbo appena arrivato in Italia magari ha difficoltà con la lingua, ma non certo a giocare con i suoi compagni".

Gioco e sport per i bambini vanno a braccetto. Così l'obiettivo sarebbe quello di affiancare loro anche l'apprendimento. Ma come fare, visti i tagli e i problemi di budget del mondo dell'istruzione? "Nella scorsa legislatura c'era stata una prima proposta di legge e andava ad incidere su molte ore del maestro unico - continua Coccia - O si prevedeva l'allungamento delle ore giornaliere, o una riduzione del monte ore degli insegnanti e una riduzione degli stipendi. Quindi abbiamo pensato la cosa diversamente: ci vorrebbe un contributo di solidarietà per tre anni delle scommesse sportive del 5%. La mia è provocazione ma anche una possibilità concreta".

I soldi delle scommesse sportive andrebbero investiti in questo progetto per poi vedere che tipo di risultati ci sono stati dopo tre anni: "Si finanzierebbe un approccio ludico con lo sport, che dalla scuola darebbe vita a una svuota nella cultura sportiva. Mi piacerebbe che si ricominciasse a intendere lo sport come nell'antica Grecia, come un gioco che ha dei valori, tra cui il rispetto dell'avversario e la messa in gioco di se stessi. Poi bisogna anche saper vincere, senza umiliare l'avversario. E' necessario visto che la cultura sportiva è andata logorandosi, dando vita anche a violenza nei luoghi in cui dovrebbe esprimersi, come gli stadi".

C'è anche l'aspetto della salute: in Italia il 9,7% della popolazione è obesa e questo è legato al nostro stile di vita sedentario: "La sedentarietà è un fenomeno che va combattuto e fare attività fisica è il modo migliore: insegna a prendersi cura di sé, degli altri e stare insieme all'aria aperta. Se questi aspetti venissero valorizzati l'educatore motorio-sportivo non sarebbe solo legato a quest'ambito, ma anche a quello della salute. Insomma nei tre anni iniziali alla proposta di legge potrebbero iniziare a interessarsi anche altri ministeri e sostenerla anche da un punto di vista economico".

L'idea piace anche ad alcuni sportivi di professione che hanno deciso di appoggiare la causa direttamente: tra loro l'ex ginnasta Jury Chechi e l'ex calciatore Gianni Rivera. Ma in realtà anche Laura Coccia ha un passato da sportiva: nonostante la tetraparesi spastica, contratta in tenera età, è stata velocista e pratica ancora oggi l'atletica leggera.

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