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Venerdì, 29 Marzo 2024
CONSIGLI UTILI

Truffe agli sportelli bancomat, è psicosi: ecco come difendersi

Sempre più spesso, e con tecniche sempre nuove, i cittadini sono vittime di malviventi che manomettono i bancomat. Dal "cash trapping" al "lebanese loop", dallo "skimming" fino al classico trucco della banconota a terra. Ecco i consigli per proteggersi dalle truffe

I consigli arrivano direttamente dai Carabinieri. Sempre più spesso, e con tecniche sempre nuove, i cittadini sono vittime di malviventi che manomettono i bancomat. Il "cash trapping", è la nuova frontiera del furto 2.0  mediante la manomissione degli sportelli bancomat, postamat e colonnine self service. Si tratta, infatti, dell'inserimento di una striscia di plastica o di una forcina metallica  nella fessura da dove escono le banconote o le tessere, trattenendole all’interno. Una microtelecamera nascosta cattura il codice del bancomat. A quel punto, non appena il titolare della carta si allontana, i ladri sono pronti a forzare lo sportellino e a recuperare la forcella estraendola con tutte le banconote o la tessera bancomat trattenuta.

CASH TRAPPING - Il "cash trapping" è solo uno dei molteplici sistemi ideati dai malviventi e forse la più facile da utilizzare. In questo caso si manomette il canale di erogazione in modo che il contante viene trattenuto dentro la macchina. Basta collocare una striscia di plastica munita di sostanza adesiva in corrispondenza della fuoriuscita del denaro o inserire nello sportello erogatore una forcella metallica appositamente costruita. I cittadini, così, concludono le operazioni, ma le banconote non escono. A quel punto, di solito, il cliente si allontana per reclamare il disservizio e i truffatori recuperano indisturbati il bottino".

LEBANESE LOOP - Il "lebanese loop", invece, intrappola addirittura la carta e per farlo viene usato un pezzo di pellicola simile delle lastre: ha i bordi tagliati, è nero come la fessura della macchina e impedisce a fine transazione al malcapitato di riavere la tessera. A quel punto questo e preso dal panico e si lascia avvicinare spesso dal bandito che, fingendo di prestare soccorso, invita il cliente a digitare il pin memorizzandolo. Quando lo sventurato si allontana per chiedere assistenza il criminale recupera la tessera e conosce il pin.

BANCONOTA A TERRA - Sembra avere sempre successo, purtroppo, anche il "trucco della banconota a terra", una tecnica semplice ma molto efficace. "Scusi, questi soldi a terra sono i suoi?". E rubano le vecchiette/i delle tessere bancomat, prelevando fino all’esaurimento del credito giornaliero. Il truffatore/ladro si mette accanto all’ignara correntista/o e con gli occhi carpisce il codice segreto che la poveretta/o digita sulla tastiera per prelevare il soldi. Lo trascrive su un taccuino e poi con un cenno degli occhi da  il segnale ai suoi complici. A un tratto scatta la seconda fase del piano. Velocemente il complice  alle spalle dell’anziana piazza una banconota a terra, poi a un certo punto attira l’attenzione della vittima toccandole un braccio e chiedendole: "Scusi signora, sono suoi questi soldi a terra?". Lei si volta, guarda il denaro sul pavimento, istintivamente fruga  nella borsa e quindi si piega  per raccogliere i soldi, un po’ sorpresa e un po’ confusa.  A quel punto entra in scena la terza complice.  Mentre la signora era di spalle, prendeva il bancomat uscito dalla bocchetta dello sportello, infila un’altra tessera rubata in precedenza, senza un euro, e fila via. L’anziana si rialza e quando si volta per riprendere card ed euro sparisce pure la donna  che l’ha tratta in inganno col trucco della banconota a terra.

SKIMMING - Poi c'è il sistema noto come skimming, una frode complessa che si realizza installando un dispositivo elettronico, una tele camerina e un decodificatore di bande magnetiche che servono per poter arrivare a clonare il bancomat. I cittadini devono ricordare che i criminali entrano in azione soprattutto nel week end, quando le banche sono chiuse. Per questo davanti a ogni situazione strana devono chiamare il numero verde dell'istituto di credito e i carabinieri, senza fidarsi di chi si offre di prestare assistenza. Infine bisogna sempre coprire la tastiera con una mano prima di digitare il pin.

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