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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Italia

Svolta nel processo Cucchi: imputato confessa e accusa altri carabinieri

Uno dei militari dell'Arma sotto accusa nel processo bis, Francesco Tedesco, in tre diversi interrogatori ha ricostruito quanto avvenne al giovane geometra romano dopo l'arresto per spaccio. Ilaria Cucchi: "Il muro è stato abbattuto"

I carabinieri sapevano quanto accaduto a Stefano Cucchi. Uno dei militari dell'Arma sotto accusa nel processo bis, Francesco Tedesco, in tre diversi interrogatori ha ricostruito quanto avvenne al giovane geometra dopo l'arresto per spaccio.

La sostanziale novità è stata resa nota dal pm Giovanni Musarò in apertura dell'udienza davanti ai giudici della I Corte d'Assise di Roma.

Stefano Cucchi, carabiniere confessa

Sostanzialmente secondo la Procura sarebbero stati i carabinieri a rendersi protagonisti di un pestaggio dopo aver arrestato Stefano Cucchi per possesso di droga. Sei giorni dopo il geometra di 31 anni sarebbe poi morto all'ospedale Sandro Pertini di Roma: era il 22 ottobre del 2009. 

"Preso a calci e pugni": la confessione

La perizia sulla morte di Stefano Cucchi

Il processo sulla morte di Stefano Cucchi (da cui è stato tratto anche un film) trova quindi un vero e proprio colpo di scena. Francesco Tedesco, uno dei cinque militari imputati avrebbe confessato quanto successo durante e dopo le fasi dell’arresto di Cucchi, indicando come autori del pestaggio i colleghi Alessio Di Bernardo e Raffaele D'Alessandro, accusati con Tedesco di omicidio preterintenzionale e di abuso di autorità.

Inoltre secondo Tedesco il maresciallo Roberto Mandolini e il carabiniere Vincenzo Nicolardi erano a conoscenza di quanto avvenuto. 

Il 20 giugno scorso, Francesco Tedesco ha presentato una denuncia in procura sulla vicenda, a seguito della quale, tra luglio e ottobre è stato sentito tre volte dai magistrati.

"Secondo quanto messo a verbale da Tedesco, Roberto Mandolini sapeva fin dall’inizio quanto accaduto - ha detto in udienza il pm Musarò - Alessio Di Bernardo e Raffaele D’Alessandro furono gli autori del pestaggio su Cucchi e Vincenzo Nicolardi, quando testimoniò nel primo processo, mentì perché sapeva tutto e ne aveva parlato in precedenza con lui"

C'è poi una annotazione di servizio redatta dallo stesso Tedesco il giorno della morte di Cucchi e da lui inviata alla stazione Appia dei carabinieri. Il documento "assolutamente importante per la ricostruzione dei fatti, è stato sottratto" e non ce n'è più traccia. "Dove sta?".

Processo Cucchi: le ultime notizie

Il legale di Francesco Tedesco, l'avvocato Eugenio Pini, spiega come si sia arrivati ad uno snodo significativo nel processo per la morte di Stefano Cucchi. 

"Gli atti dibattimentali e le ulteriori indagini individuano nel mio assistito il carabiniere che si è lanciato contro i colleghi per allontanarli da Stefano Cucchi, che lo ha soccorso e che lo ha poi difeso. Ma soprattutto è il carabiniere che ha denunciato la condotta al suo superiore ed anche alla Procura della Repubblica, scrivendo una annotazione di servizio che però non è mai giunta in Procura, e poi costretto al silenzio contro la sua volontà".

"Come detto - aggiunge l'avvocato Pini - è anche un riscatto per l'Arma dei Carabinieri perché è stato un suo appartenente ad intervenire in soccorso di Stefano Cucchi, a denunciare il fatto nell`immediatezza e ad aver fatto definitivamente luce nel processo".

Ilaria Cucchi: "Il muro è stato abbattuto"

"Ora sappiamo e saranno in tanti a dover chiedere scusa a Stefano e alla famiglia Cucchi". Lo scrive la sorella di Stefano, Ilaria Cucchi, sul proprio profilo Facebook: ""Processo Cucchi. Udienza odierna ore 11.21. Il muro è stato abbattuto".

Ilaria Cucchi al tribunale di Roma | Foto da Infophoto

Esprime soddisfazione anche Riccardo Casamassima, l'appuntato dei carabinieri che con la sua testimonianza fece  riaprire l'inchiesta sul decesso di Stefano. E rivolto a Tedesco scrive sul suo profilo Facebook: "Bravo Francesco, da oggi ti sei ripreso la tua dignità" 

"Oggi più che mai emerge l'esigenza non più rinviabile di fare luce sulla morte di Stefano Cucchi - scrive su Twitter il presidente della Camera, Roberto Fico - Una morte che non può avvenire in un Paese civile". 

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