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Venerdì, 29 Marzo 2024
CAMORRA

Boss delle sale slot si impicca in carcere

La notizia viene diffusa in un comunicato del Sappe, sindacato della polizia penitenziaria. Mario Cantone era affiliato al clan dei casalesi ed era detenuto in alta sicurezza

Mario Cantone aveva 40 anni, era napoletano ma da qualche anno era residente a Taverola nel casertano. Era ristretto nel carcere di Santa Maria Capua Vertere in provincia di Caserta e detenuto per reati associativi in alta sicurezza. Il suo arresto era stato eseguito nel giugno del 2013 a seguito all'operazione 'Rischiatutto', un blitz contro l'asse mafia-camorra-ndrangheta per la gestione delle sale da gioco che portò all'arresto di 57 persone.

Si è tolto la vita impiccandosi ed è stato ritrovato dalla Polizia Penitenziaria. Secondo indiscrezioni si sarebbe tolto la vita dopo un colloquio con i familiari. Ancora incerte le ragioni del gesto.

Proprietario del 'Casinò Normanno srl' era affiliato al clan dei casalesi. L'operazione congiunta dei carabinieri del Ros e del comando provinciale di Caserta, con Guardia di finanza e polizia, coordinati dalla procura di Napoli aveva portato al suo arresto. Le indagini avevano preso avvio a seguito di vicende societarie che interessarono una sala bingo in Ciociaria e avevano preso in esame assetti proprietari e collegamenti con la criminalità organizzata, svelando una fitta rete di affiliati e prestanomi della camorra che controllavano rilevanti attività economiche legate al gioco d'azzardo.

I 57 indagati erano accusati di partecipazione e concorso esterno in associazione a delinquere di stampo camorristico, associazione per delinquere finalizzata all'esercizio abusivo dell'attività di gioco e scommesse, illecita concorrenza con violenza e minacce, truffa aggravata ai danni dello Stato, frode informatica, riciclaggio e reimpiego, intestazione fittizia di beni, estorsione e altri delitti aggravati dalle finalità mafiose. Gli arresti erano stati effettuati nelle province di Napoli e Caserta, Frosinone, Modena, Reggio Emilia e Catania. Inoltre erano stati eseguiti sequestri di beni mobili e immobili per 400 milioni di euro. Tra questi anche alcune sale bingo, anche quella di cui Cantone era proprietario. Così era emerso un vasto giro di riciclaggio da Nord a Sud d'Italia, attraverso slot machine e gioco online.

Secondo Donato Capece, segretario nazionale del Sappe "nonostante il lavoro degli agenti non si è riusciti ad evitare il gesto. Negli ultimi 20 anni le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria hanno sventato, nelle carceri del Paese, quasi 18mila tentati suicidi e impedito che oltre 123mila atti di autolesionismo potessero avere nefaste conseguenze". Quello di Cantone è il sesto suicidio dall'inizio del 2014.

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