PADOVA - E' stato condannato a due anni e otto mesi per eccesso di legittima difesa. Era il 26 aprile del 2012 quando Franco Birolo, tabaccaio di 47 anni, uccise con un colpo di pistola un ladro che era entrato nel suo negozio.

Due anni dopo è arrivata la sentenza: l'uomo dovrà anche risarcire la mamma e la sorella del ladro di 325mila euro.

I FATTI - Quella notte, il 47enne ex parà, dopo aver sentito dei rumori provenire dal negozio al piano  si trovò a tu per tu con i ladri. In pochi attimi la scena si trasformò in un dramma: Birolo esplose un colpo con la sua una calibro 9 semiautomatica regolarmente detenuta, che raggiunse al petto uno dei ladri, un 20enne moldavo; un complice si accovacciò dietro al bancone in preda alla paura.

Sanguinante, il bandito ferito uscì dal negozio, percorse una quarantina di metri e poi cadde a terra. All'interno, l'altro ladro si consegnò al titolare, mentre un vicino e la moglie di Birolo chiamarono i carabinieri. Quando arrivarono gli agenti, trovarono il corpo senza vita del moldavo, ammanettarono il complice e fecero partire la caccia agli altri malviventi che presero parte al tentato furto.

IL PM AVEVA CHIESTO L'ASSOLUZIONE - Secondo il pubblico ministero Roberta Benedetto, che aveva chiesto l'assoluzione di Birolo, l'imputato non avrebbe commesso il fatto ed avrebbe agito per legittima difesa. La pubblica accusa dunque si è schierata dalla parte del tabaccaio. Di opinione diversa la corte che ha condannato l'ex parà a quasi tre anni di detenzione. Una sentenza che farà discutere. La notizia e gli approfondimenti su PadovaOggi