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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

La piccola Tafida dimessa dalla Rianimazione del Gaslini. La mamma: "È un giorno speciale"

La bambina inglese era stata trasferita all'ospedale pediatrico di Genova lo scorso ottobre dopo la battaglia legale vinta dai genitori affinché non venissero staccate le macchine che la tenevano in vita come invece chiesto dal Royal London Hospital

È stata dimessa dal reparto di Rianimazione dell'ospedale Gaslini di Genova la piccola Tafida Raqeeb, la bimba inglese di cinque anni arrivata a metà ottobre in stato di minima coscienza da quando lo scorso febbraio è stata colpita da una grave emorragia cerebrale, dopo che i genitori avevano vinto una battaglia legale per portarla in Italia. I medici del London Royal Hospital avevano deciso di staccare la spina ai macchinari che la tenevano in vita, ma l'Alta Corte ha accolto la richiesta dei genitori

La conferma è arrivata dalla direzione sanitaria dell'ospedale pediatrico genovese, dopo la piccola era stata operata lo scorso 30 ottobre per facilitare la respirazione e poi ricoverata nel reparto di Rianimazione.

Negli ultimi mesi, i medici del Glasini si sono impegnati per stabilizzare le condizioni di Tafida e nei giorni scorsi la bambina è stata trasferita nella struttura "Guscio dei bambini", struttura residenziale del Gaslini, per la riabilitazione, lo svezzamento parziale e la ventilazione assistita.

Tafida dimessa dalla Rianimazione, la mamma: "La diagnosi dei medici inglesi era errata"

"Oggi è un giorno estremamente speciale per noi, perché Tafida è finalmente fuori dalle cure ad alta intensità. Questo significa molto per noi, vogliamo ringraziare la squadra di medici del Gaslini per essersi presi una cura eccezionale di Tafida. La bimba stessa ha dimostrato che l'opinione espressa dai medici inglesi davanti all'Alta corte e la loro prognosi erano errate. Nei prossimi mesi credo che saremo in grado di darvi ulteriori buone notizie e dettagli sui miglioramenti di Tafida", ha detto Shelina Begum, mamma di Tafida Raqeeb, durante un punto stampa all'ospedale pediatrico Gaslini di Genova, per aggiornare l'opinione pubblica sulle condizioni di salute della figlia, come riporta l'agenzia Dire. Secco "no comment", invece, sulla richiesta di cittadinanza italiana avanzata dalla famiglia per la bambina.

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I genitori della piccola Tafida Raqeeb (foto Ansa)

Tafida, i medici: "Non sempre si può guarire, ma è sempre doveroso prendersi cura"

"Dal punto di vista della coscienza la bimba è sostanzialmente stabile, ma è estremamente difficile capire qual è il suo grado di partecipazione all'ambiente e nel dubbio ci si deve sempre comportare come se la partecipazione fosse maggiore di quella che riusciamo a percepire", ha detto Andrea Moscatelli, direttore del Centro di rianimazione neonatale e pediatrica del Gaslini di Genova. "Tafida non ha manifestato segnali che permettano in maniera univoca di definire uno stato di coscienza ed è per questo che abbiamo cercato di 'comprare del tempo'", ha aggiunto, spiegando che "prolungare dei trattamenti intensivi senza una prospettiva è una cosa che non è accettabile, viceversa, se al prolungamento dei trattamenti intensivi si dà un significato, un beneficio per il paziente e una proporzionalità, allora ha senso". "Mentre l'adeguatezza di una terapia la stabilisce il medico, la proporzionalità della cura deve tenere molto conto di quella che è l'opinione del paziente", ha concluso.

"Siamo felici di aver accolto Tafida al Gaslini, esaudendo il desiderio dei genitori che hanno chiesto tempo e tutta la qualità di vita migliore possibile per la loro piccola. Purtroppo non sempre è possibile guarire, ma è sempre doveroso prendersi cura", ha detto il direttore generale d'ospedale pediatrico Gaslini di Genova, Paolo Petralia, incontrando la stampa. "Curare è innanzitutto incontrare le persone. Il cammino è lungo, ma fatto di piccoli passi quotidiani, come quello di oggi che vede Tafida non più in un luogo ad alta intensità di cura".

Il 'Guscio dei bimbi' è una struttura residenziale per pazienti cronici e inguaribili. L'ingresso prevede il consolidamento della stabilizzazione clinica e la promozione dello svezzamento dalla ventilazione assistita, che è già iniziata. Da quanto spiegato dai medici, i prossimi passi a livello clinico prevedono la valutazione dell'appropriatezza dell'apporto nutrizionale e il monitoraggio dello stato neurologico. I genitori della piccola seguiranno un programma di training e l'obiettivo futuro è quello della domiciliazione delle cure.

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