Tangenti per sentenze tributarie pilotate: arrestati giudici, funzionari ed imprenditori

Sessantamila euro per "pilotare" le sentenze: questo l'importo complessivo delle somme che la Guardia di Finanza ha accertato come proventi dalle tangenti che imprenditori e contribuenti hanno versato per evadere le tasse. Dieci persone sono finite agli arresti domiciliari con l'accusa di corruzione in atti giudiziari, truffa e falso in concorso. 

E' il primo esito dell'operazione "Giustizia privata" scattata nelle città di Foggia, Cerignola, Vieste, Ischitella e Bari. Tra gli indagati ci sono giudici tributari, funzionari delle Commissioni Tributarie Regionale e Provinciale di Foggia, commercialisti/difensori ed imprenditori/contribuenti.

Le "sentenze pilotate"

Come riporta Foggia Today secondo gli inquirenti della Procura alcuni segretari di sezione delle Commissioni hanno costituito per lungo tempo il punto di riferimento dei difensori di alcuni contribuenti del territorio. Questi, per evitare che i loro clienti pagassero allo Stato le imposte dovute, preferivano versare somme di denaro o altre utilità ai funzionari amministrativi e ad alcuni giudici delle Commissioni, in cambio di decisioni favorevoli nei contenziosi tributari. Ciò determinava per i contribuenti un vantaggio patrimoniale e per i difensori prestigio e guadagni nell'ambiente tributario.

Tutti i dettagli dell'operazione 'Giustizia Privata'

Nell’ambito dell’operazione ‘Giustizia privata’ che ha smascherato il sistema corruttivo esistente nelle commissioni tributarie regionale e provinciale di Foggia, fatto di scambio di favori anche in denaro e sentenze pilotate, sono finiti agli arresti domiciliari i giudici, due dipendenti delle commissioni tributarie, quattro commercialisti/difensori nelle commissioni tributarie.

Commissioni tributarie: i nomi degli arrestati