L'Aquila, si dimette Commissione grandi rischi
Dopo il processo, le dimissioni di tutti gli 'esperti'. Continuano così le polemiche
Dimissioni a pioggia di tutta la presidenza della Commissione Grandi Rischi. Reagiscono così 'gli esperti', in maniera polemica, alla sentenza sul terremoto de L'Aquila con la quale sono stati condannati a 6 anni di reclusione i sei responsabili della riunione del 31 marzo 2009.
L`ufficio di presidenza della Commissione Nazionale per la Previsione e la Prevenzione dei Grandi Rischi - formato dal Presidente, Luciano Maiani, dal Presidente emerito, Giuseppe Zamberletti, e dal Vicepresidente, Mauro Rosi - ha rassegnato questa mattina le dimissioni al Presidente del Consiglio dei Ministri. Lo comunica il Dipartimento della Protezione Civile.
Il Presidente Maiani ritiene "che la situazione creatasi a seguito della sentenza di ieri sui fatti dell`Aquila sia incompatibile con un sereno ed efficace svolgimento dei compiti della Commissione e con il suo ruolo di alta consulenza nei confronti degli organi dello Stato". Il Dipartimento, inoltre, informa che il Professor Mauro Dolce ha presentato le sue dimissioni da direttore dell`Ufficio III - Rischio sismico e vulcanico. All'esito dell`iter amministrativo previsto, il Professore verrà assegnato ad altro incarico.
E' questa solo l'ultima presa di posizione di chi grida allo "scandalo" per la sentenza. Una sentenza che, però, non è stata raccontata correttamente: gli imputati sono stati infatti giudicati colpevoli non di mancata previsione del sisma - come da più parti riportato - bensì di mancata tutela della popolazione.