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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca L'Aquila

L'Aquila, un fascio di luce azzurra verso il cielo: la città ricorda le vittime del sisma

Il sisma del 6 aprile 2009 causò 309 morti, 1.600 feriti e 80.000 sfollati. Ora l'emergenza della pandemia si sovrappone all'itinerario della ricostruzione

Un fascio di luce azzurra simbolo di speranza, è stato proiettato verso il cielo e ha illuminato piazza Duomo. Inevitabilmente condizionato dalla restrizioni legate all'emergenza coronavirus, che non ha consentito lo svolgimento della fiaccolata come accaduto negli anni scorsi, si è svolto nella notte, in piazza Duomo all'Aquila, un momento di ricordo e commemorazioni delle vittime del terremoto del 6 aprile 2009. Il sisma causò 309 morti, 1.600 feriti e 80.000 sfollati circa.

Alle 19 il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, che nel 2009 era sindaco del piccolo Comune di Villa Sant'Angelo, martoriato dalle perdite, e l'arcivescovo metropolita, cardinale Giuseppe Petrocchi, hanno deposto un ramoscello d'ulivo benedetto sul luogo dove sorgeva la Casa dello Studente e dove morirono sotto le macerie 8 studenti. Alle 23:30 un vigile del fuoco ha acceso un braciere posizionato nei pressi della Chiesa di Santa Maria del Suffragio. C'erano il prefetto della provincia dell'Aquila, Cinzia Torraco, il sindaco Biondi, e il sindaco di Barisciano, Francesco Di Paolo, in rappresentanza dei comuni del cratere del terremoto 2009.

Alle 3:32, orario del tragico terremoto del 6 aprile 2009, hanno suonato 309 rintocchi dal campanile della chiesa in memoria delle vittime. Pochi giorni fa era stato lanciato l'appello (accolto da numerosi Comuni italiani, Anci, e associazioni) sottoscritto dai Comitati familiari delle vittime e dal sindaco Biondi, di accendere un lume o il proprio cellulare alla finestra, nella notte tra il 5 e il 6 aprile per commemorare le vittime del sisma e tutti coloro che in questi giorni stanno morendo in solitudine per il coronavirus.

In un messaggio al sindaco dell'Aquila, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricordato come il terremoto "portò morte e devastazioni, gettò numerose famiglie nella sofferenza e talvolta nella disperazione, rese inaccessibili abitazioni, edifici, strade, costringendo a un percorso fortemente impegnativo, prima di sopravvivenza, poi di ricostruzione. La ricorrenza di quest'anno si celebra in un contesto eccezionale, determinato da una pericolosa pandemia che siamo chiamati a fronteggiare con tutta la capacità, la responsabilità, la solidarietà di cui siamo capaci. Un'emergenza nazionale e globale si è sovrapposta a quell'itinerario di ricostruzione che gli aquilani stanno percorrendo, che ha già prodotto risultati importanti ma che richiede ancora dedizione, tenacia e lavoro".

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