Terremoto del 29 maggio. Le immagini raccontano la devastazione nel modenese
Tra le 9 e le 13 di martedì quattro scosse devastanti di magnitudo superiore a 5. Il bilancio è di 17 morti
17 morti. E' questo il drammatico bilancio delle violente scosse che da lunedì mattina alle 9 stanno colpendo l'Emilia. Quattro scosse di magnitudo superiore a 5 hanno ridotto in macerie tutto ciò che già era lesionato dal sisma del 20 maggio. E sotto quelle macerie sono morte 16 persone (una persona è dispersa).
Sono circa 35o le persone rimaste ferite dal crollo di edifici e capannoni nel modenese. Oltre 5mila gli sfollati: "Non bastano le tende per assistere le persone" ha spiegato il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli. "La prima esigenza è di dare soccorso alle persone, trovare i dispersi e contare i morti. Quindi dare assistenza a un maggior numero di persone che sono tornate in una condizione di panico che deve essere gestita".
Ma la terra continua a tremare. Da mezzanotte sono oltre 70 le scosse registrate. Le più forti: 5,8 di magnitudo alle 9; 5,3 alle 12:56. L'epicentro a 6,8 chilometri di profondità con epicentro tra i comuni di Cavezzo, Finale Emilia e Medolla.
Solo le immagini dei crolli possono far capire la drammaticità della situazione. Ecco come si presentano i Comuni vicino all'epicentro dopo le scosse di lunedì mattina. Gravissimi i danni soprattutto nel centro storico di Cavezzo nel modenese.
Diverse le scuole e gli ospedali evacuati e inestimabile il valore del patrimonio artistico ridotto a un cumulo di macerie. Durante il sisma delle 9 è crollato il Duomo di Mirandola, all'interno del quale vi erano operai al lavoro. La stessa scossa ha coinvolto il vicino comune di San Possidonio dove si è letteralmente sbriciolato il campanile locale della chiesa.
La notizia del terremoto in Emilia ha fatto il giro dei media di tutto il mondo. Basta navigare in internet per capire che il dramma che ha colpito l'Italia è da considerarsi come una tragedia a livello internazionale.
La scossa delle 9 in diretta
Il "dramma operaio" di San Felice sul Panaro
