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Giovedì, 25 Aprile 2024
TERREMOTO / Modena

E' lutto nazionale ma l'Emilia trema ancora

Oggi si ricordano le 24 vittime delle scosse del 20 e del 29 maggio. Ma domenica sera la terra è tornata a tremare. Panico nelle tendopoli. E a Novi modenese è crollata la Torre dell'orologio

Ora che anche la Torre di Novi non c'è più, crollata al suolo dopo il sisma delle 21.22 che domenica ha fatto nuovamente precipitare l'Emilia nel terrore, gli abitanti del modenese si chiedono cosa resterà della loro terra una volta terminato l'infinito sciame sismico.

Sono passate due settimane dalla prima scossa che ha provocato, tra Ferrara, Bologna e Modena, la morte di 7 persone oltre a crolli di edifici storici, chiese e abitazioni. Dopo quel sisma, sono state centinaia le scosse di assestamento registrate nella Bassa modenese.

Poco più di una settimana dopo, martedì 29 maggio, tre forti scosse hanno causato danni incalcolabili a fabbriche e abitazioni e la morte di altre 17 persone tra operai e cittadini.

Domenica 3 giugno intorno alle 21,20 un'altra scossa di magnitudo 5,1 con epicentro a Novi di Modena ha portato nelle zone terremotate ancora panico e ansia.



Per fortuna la "botta" di ieri sera - percepita anche a Bologna, Milano e in Veneto, non ha fatto registrare morti o feriti (solo qualche malore da parte di alcune persone anziane) ma ha in qualche modo fatto molto male: è infatti crollata definitivamente la torre dell'orologio di Novi, già fortemente compromessa con il terremoto del 29 maggio. 


Panico nelle tendopoli e negli accampamenti autogestiti. "Siamo tutti sfollati - ha detto il sindaco di Novi di Modena, Luisa Turci - eravamo già tutti fuori casa perché tutte le abitazioni sono inagibili. Ma siamo ancora qua".

Anche negli altri paesi dell'area Nord di Modena è aumentata l'ansia in chi convive ormai da due settimane con il terremoto.

Stefano Draghetti, sindaco di Cavezzo, non ha nascosto la fatica sua e della cittadinanza: "Siamo stanchi - ha commentato - tutta la gente è ormai stanca da questa situazione ormai incomprensibile. Sappiamo che dobbiamo mantenere la calma, ma queste continue scosse ci stanno fiaccando pesantemente. La gente è smarrita".

Anche a Modena città la popolazione è allarmata. Questa notte è aumentata la lista delle famiglie che ha scelto di non dormire nella propria abitazione, per preferire una tenda, un camper o anche solo l'auto nei parchi messi a disposizione dall'amministrazione comunale. Parcheggi pieni a ridosso delle piscine, degli ipermercati.



Intanto oggi, 4 giugno, in tutta Italia è lutto nazionale in ricordo delle vittime. In diversi comuni della provincia di Modena resteranno chiuse le scuole per procedere ad ulteriori verifiche per l'agibilità. Ma nei comuni maggiormente colpiti dal sisma di questi giorni l'anno scolastico si può ormai considerare concluso.

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