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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Terremoto / Ferrara

Terremoto, gli esperti: rischio nuove scosse, l'epicentro potrebbe spostarsi

La Commissione Grandi Rischi avverte: "Possibili altri terremoti, a rischio la zona del ferrarese". Ma la possibilità di una nuova scossa in Emilia "è la stessa di nuove scosse nel resto d'Italia"

La Commissione grandi rischi ha inviato venerdì sera un documento "d'allarme" al Dipartimento di Protezione civile. Al centro, il monitoraggio dell'attività sismica in Emilia: nelle zone colpite da un vero e proprio "sciame" si va registrando un calo della sismicità. Ma questo non significa che non ci saranno nuove scosse. Tutt'altro.

C'è infatti la probabilità che la sismicità della zona possa riacutizzarsi e che l'epicentro di nuove scosse si sposti più a est, nel ferrarese.

RISCHIO NUOVE SCOSSE - Per questo il premier Monti ha istituito un comitato operativo che si insedierà a Bologna. Anche se, specificano gli esperti della Commissione grandi rischi, la probabilità di nuove scosse in Emilia è la stessa che nuove faglie si "attivino" nel resto d'Italia.Incentrando però l'attenzione all'Emilia, nel documento della Commissione si legge come "nel caso di una ripresa dell'attività sismica nell'area interessata dalla sequenza in corso, è significativa la probabilità che si attivi il segmento compreso tra Finale Emilia e Ferrara con eventi paragonabili ai maggiori eventi registrati nella sequenza" tra il 20 e il 29 maggio.

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MONTI: "TUTELARE LE COMUNITA' LOCALI" - In quest'ottica di 'allarme' si spiegano le parole di ieri del premier Monti che in conferenza stampa ha spiegato: "Il governo, anche sulla base delle indicazioni formulate della Commissione Grandi Rischi, sosterrà e rafforzerà le iniziative già in atto, assumendo, d'intesa con le Regioni, tutti gli interventi necessari a tutelare le comunità locali, oltre a consentire l'avvio della ricostruzione. Ciò richiederà uno sforzo straordinario in termini di risorse, competenze e strumenti".Nessuna previsione è possibile, ovviamente, "ma la conoscenza del sottosuolo, le faglie e gli eventi succedutisi dal 20 maggio permettono di formulare alcuni orientamenti, alla luce dei quali, d'intesa con commissione Grandi rischi, abbiamo predisposto una intensificazione di tutte le attività".

LA REGIONE SI MOBILITA - Alla luce di quanto emerso dalla commissione Grandi rischi, la Regione Emilia Romagna ha ottenuto l'invio di un contingente di trecento vigili del fuoco per il presidio del territorio e la messa in sicurezza degli stabili "nonché" spiega la Regione in un comunicato "per la verifica delle abitazioni colpite dal sisma". Un contingente di militari, inoltre, "presidierà le zone rosse dei comuni danneggiati dal terremoto". 

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