Terremoto, la cerimonia funebre per le vittime ad Ascoli: "Non perdiamo il coraggio"
La Protezione Civile aggiorna il bilancio delle vittime e i soccorsi non fermano i loro lavori. Alla cerimonia funebre in onore delle vittime Mattarella e Renzi. Il vescovo di Ascoli: "Siamo una sola famiglia"
Le bare allineate di fronte all'altare della palestra comunale di Monticelli ad Ascoli Piceno sono 35. Funerali solenni quelli delle vittime del terremoto, a cui non mancano il premier Renzi, i presidenti di Camera e Senato Boldrini e Grasso e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che poco prima ha visitato Amatrice.
Intanto il bilancio delle vittime del terremoto che ha colpito il centro Italia è salito a 291. È l'ultimo aggiornamento fornito dalla Protezione Civile sui dati della Prefettura di Rieti. "231 persone hanno perso la vita ad Amatrice, 11 ad Accumoli e 49 ad Arquato". Tutto questo mentre continuano le ricerche per estrarre dalle macerie altri possibili dispersi.
"Ci uniamo ai nostri fratelli di Accumoli e Amatrice, perché siamo una sola famiglia" ha detto monsignor D’Ercole vescovo di Ascoli Piceno, durante la cerimonia funebre ."A nome mio - ha aggiunto - nel nome di questa nostra gente tradita dal ballo distruttore della terra: “e adesso che si fa?” mi sono rivolto a Dio Padre, suscitato dall’angoscia, dall’avvilimento di esseri umani derubati dell’ultima loro speranza".
"Non sarà facile, ma insieme allo Stato, dopo questo sforzo generoso dei Vigili del Fuoco, della Protezione civile, delle forze dell’ordine e dei volontari dobbiamo provare a ricostruire" ha detto il presidente Sergio Mattarella durante l'incontro con le vittime ad Amatrice. Arrivato in elicottero, prima di recarsi ad Ascoli Piceno, per i funerali delle vittime della zona di Arquata e Pescara del Tronto, il capo dello Stato ha voluto visitare i luoghi del sisma e conoscere chi ora vive nelle tendopoli allestite nel palazzetto dello sport e nel campo di calcio, sotto l’obitorio da campo, da dove sono state portate via le salme riconosciute.
Intanto la Procura di Rieti e quella di Ascoli Piceno ha aperto un fascicolo di indagine sul terremoto che ha provocato vittime e crolli nel territorio, in particolare ad Arquata e Pescara del Tronto. Si tratta di un fascicolo a modello 45 (atti non costituenti reato), volto a consentire accertamenti legali, che il Pm Umberto Monti ha affidato ai carabinieri del Comando provinciale di Ascoli, i quali consegneranno al più presto una prima relazione.