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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Terrorismo, l'allarme dell'Europol: "Probabile un nuovo attacco in Europa"

La minaccia terroristica "è ancora molto alta, ma non ci sono informazioni su specifici attacchi all'Italia", ha detto il capo della polizia europea. Attenzione ai canali migratori: "E' il mercato criminale in più rapida ascesa in Europa"

Nel corso di un'audizione presso il Comitato parlamentare di controllo sull'attuazione dell'accordo di Schengen, il direttore di Europol Rob Wainwright ha spiegato che la minaccia terroristica in Europa è ancora altissima, "la più grave dai tempi dell'11 settembre".

"Temo sia probabile un nuovo attacco in futuro", ha aggiunto il direttore dell'Agenzia con sede all'Aja che si occupa della lotta al crimine nell'Unione europea. Wainwright ha fatto il punto sulla sicurezza nel Vecchio Continente e ha parlato anche del nostro Paese: in Italia al momento non esiste un campanello d'allarme specifico e l'Europol ha rilevato "l'eccellente livello di cooperazione e collaborazione basato sulle alte competenze delle autorità italiane nel settore dello scambio delle informazioni relative al contrabbando di migranti".

Wainwright ha spiegato:

Da gennaio sapevano che l'Isis aveva stabilito una nuova struttura di comando in Siria per gli attacchi all'estero e un nuovo attacco in Europa è ancora possibile. Stiamo seguendo diverse linee investigative.

Roma: allarme terrorismo dopo gli attentati di Parigi |Infophoto

I PERICOLI DELL'IMMIGRAZIONE - E mentre l'Ue discute del "Migration compact" proposto dall'Italia, Europol avverte: "Due degli attentatori di Parigi erano arrivati in Europa dal canale della migrazione. La nostra principale preoccupazione è che altri terroristi arrivino anche grazie a documenti contraffatti e stiamo monitorando la situazione". Stando agli ultimi dati, secondo Europol l'immigrazione irregolare genera un fatturato compreso fra i 3 e i 6 miliardi di euro: "Si tratta del mercato criminale in più rapida ascesa in Europa".

Blitz antiterrorismo tra Italia e Kosovo | Foto da BresciaToday

Nel 2015, ha spiegato Wainwright, "c'è stato un flusso senza precedenti di migranti e il 90% ha usato servizi illegali che hanno facilitato il viaggio verso l'Europa. Ciò significa che l'attività criminale dei trafficanti è il cuore del problema e deve essere il cuore della nostra risposta". Un'industria criminale, spiega il capo della polizia europea, che prevede molti attori ovvero "trafficanti, reclutatori, riciclatori di denaro" e coinvolge i migranti - reclutati anche attraverso social network - in una serie di attività illecite come "prostituzione e distribuzione di droga". Dunque, è la conclusione dell'Europol, "è sempre più forte il collegamento fra migrazione clandestina e criminalità". 
 

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