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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Italia

Esultavano per gli attentati e si proclamavano jihadisti: raffica di espulsioni

Due marocchini e un siriano sono stati espulsi oggi dall'Italia. Lo rende noto il Viminale che certifica come dal 2015 sono 202 i soggetti gravitanti in ambienti dell'estremismo religioso rimpatriati nei paesi d'origine

Due cittadini marocchini e un cittadino siriano sono stati espulsi dall'Italia "per motivi di pericolosità sociale". Lo rende noto il Viminale che sottolinea che con questi rimpatri salgono a 202 i soggetti gravitanti in ambienti dell'estremismo religioso espulsi con accompagnamento nel proprio Paese dal gennaio 2015 a oggi, 70 di questi nel solo 2017

Terrorismo, esplusi due marocchini e un siriano: tutti gli aggiornamenti

Si tratta di un 38enne marocchino, detenuto per reati comuni, emerso all'attenzione degli investigatori perché classificato "mediamente pericoloso" a seguito di una denuncia presentata dal suo compagno di cella vessato con rigide regole di convivenza dettate dalla sua visione integralista del credo islamico.

Lo scorso aprile, il marocchino è stato classificato altamente pericoloso in quanto, insieme ad altri detenuti, dopo aver appreso dai telegiornali della notizia della strage terroristica di Stoccolma, ha chiaramente e inequivocabilmente festeggiato, inneggiando all'evento terroristico perpetrato nella capitale svedese.

Un siriano era stato arrestato nel 2015 per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e sottoposto alla misura cautelare dell'obbligo di dimora presso la sede di Brognaturo in provincia di Vibo Valentia della Cooperativa "Stella del Sud", dove aveva espresso apprezzamento nei confronti degli autori dell'attentato terroristico di Manchester e tentato di avviare una operatrice del centro verso la conversione all'Islam. Già nel 2011 nei suoi confronti erano stati emessi due decreti di espulsione, ma era riuscito ad eluderli.

Espulso anche un 31enne marocchino, fermato lo scorso 4 luglio dai Carabinieri di Tortona in provincia di Alessandria per il furto di un minibus della società di trasporto pubblico Arfea. Noto per le sue "turbe psichiche" era stato intercettato dai Carabinieri mentre si proclamava seguace dello Stato Islamico. Affidato al Centro d'Igiene Mentale di Tortona e sottoposto a Trattamento Sanitario Obbligatorio è stato rimpatriato dalla Frontiera aerea di Milano-Malpensa.  

 

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