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Giovedì, 18 Aprile 2024
Processo Thyssen

Rogo Thyssen, la Cassazione conferma le condanne: "Giustizia è fatta"

Respinti i ricorsi dei sei imputati. Alla lettura della sentenza i familiari delle vittime sono scoppiati in lacrime: "I giudici hanno avuto un cuore"

La quarta sezione penale della Cassazione ha respinto i ricorsi dei sei imputati per il rogo del 5 dicembre 2007 nello stabilimento della ThyssenKrupp di Torino in cui persero la vita sette operai.

Le condanne per i sei imputati diventano così definitive. Alla lettura della sentenza i familiari delle vittime sono scoppiati in lacrime anche Antonio Boccuzzi, deputato del Pd e unico superstite del rogo si è inginocchiato ed è scoppiato in un pianto liberatorio. All'uscita dal palazzo della Cassazione i familiari delle vittime del rogo hanno esultato mostrando le magliette con le foto degli operai. "Giustizia è stata fatta, anche se è un peccato che non gli abbiano dato il dolo - ha esclamato Rosina De Masi, madre di Giuseppe - ringrazio i giudici che hanno avuto cuore". 

"Non potevano fare diversamente - ha invece detto Laura Rodinò, sorella di Rosario, morto a soli 26 anni - viva Guariniello, ringrazio i giudici di Torino", ha aggiunto la donna. Un altro dei familiari all'uscita del palazzo mostra la maglietta con le foto delle vittime e urla al cielo: "Ce l'avete fatta ragazzi".

Nel pomeriggio il sostituto pg della Cassazione, Paola Filippi, aveva chiesto di annullare le condanne per tutti e sei gli imputati del processo Thyssen, in modo da rideterminare le pene per i reati di omicidio colposo plurimo e per rivalutare il "no" alle attenuanti per 4 degli imputati. Serve un processo ter. 

Una richiesta che aveva fatto infuriare i familiari delle vittime, molti dei quali hanno gridato ai giudici "vergogna" e "venduti". In molti si aspettavano un colpo di scena, poi in serata la sentenza che ha chiuso i giochi confermando tutte le condanne. Giustizia è fatta. 

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