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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Torino

Torino, il giallo del ragazzo a torso nudo: dove c’era lui è iniziato il caos

A 24 ore dall'ondata di panico che ha causato oltre 1500 feriti ancora non è chiaro cosa sia successo a piazza San Carlo. Gli uomini della digos e il pubblico ministero, Antonio Rinuado, che coordina l'indagine, stanno cercando di identificare un ragazzo che sabato sera si trovava proprio dove è iniziato il caos tra i tifosi che guardavano la partita di Champions League tra Juventus e Real Madrid

Un ragazzo a torso nudo e con uno zainetto in spalla che appare tranquillo al centro della folla che cerca di scappare: mentre attorno a lui si crea il vuoto e lui appare immobile e tranquillo. C'è una ragazza che, mentre si crea il fuggi fuggi generale intorno al tifoso a petto nudo, si avvicina a lui e cerca di portarlo via.

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Come riferisce l'Ansa questo è uno dei tanti filmati che gli uomini della digos e il pubblico ministero, Antonio Rinuado, che coordina l'inchiesta sui fatti di Torino dove durante la finale di Champions League, in piazza San Carlo, un falso allarme bomba ha creato il caos tra i tifosi che guardavano la partita sul maxi schermo causando oltre 1500 feriti, di cui 4 in gravi condizioni

Tuttavia come ricostruisce Torino Today ancora non è chiaro che cosa abbia scatenato il panico. Non è chiaro se il crollo della ringhiera che sovrasta il parcheggio sotterraneo sia stato primario oppure generato dalla pressione della gente successiva a un altro evento.

"Non ci sono elementi per dire che tutto sia partito da uno scoppio, da un petardo", ha detto il questore Angelo Sanna, che ha invitato chiunque abbia informazioni utili a scrivere agli indirizzi ufficiostampa.questura.to@poliziadistato.it o digos.quest.to@pecps.poliziadistato.it, lasciando un recapito e-mail o telefonico.

L'accusa: perché la piazza era un tappeto di vetri? Piazza San Carlo è stata ripulita dai vetri delle bottiglie rotte. Sotto accusa, da parte un po' di tutti sono gli abusivi entrati a vendere bevande (e chi avrebbe dovuto controllarli) mentre i normali cittadini sono stati sottoposti a rigide procedure antiterrorismo prima di entrare.

Secondo l'ufficio stampa del Comune, "il soggetto organizzatore, Turismo Torino, ha operato con le medesime modalità messe in atto nel 2015 in occasione della finale proiettata il 6 giugno. Anche in quel caso il Comune, con propria delibera, aveva incaricato Turismo Torino quale soggetto organizzatore e non era stato approvato alcun provvedimento di ulteriore limitazione nella vendita di vetro e metallo, oltre a ciò che è previsto dall’articolo 8 bis del regolamento di polizia urbana. Per ciò che concerne la presenza di venditori abusivi sono in corso le verifiche da parte dell’amministrazione per individuare le eventuali responsabilità".

Quasi 1600 feriti, 4 sono gravi

Come ricostruisce sempre Torino Today sono gravi il bambino cinese ricoverato all'ospedale Regina Margherita e le due donne italiane di 26 e 60 anni ricoverate all'ospedale Molinette dopo essere stati travolti dalla folla. Il bambino ha un trauma cranico e toracico. I medici non si sono ancora sbilanciati sul decorso clinico. Come ha raccontato la sorella che era con lui a vedere la partita, il piccolo è rimasto schiacciato sotto le persone che fuggivano ed è stato soccorso da un ragazzo di colore che è riuscito a tirarlo fuori da un gruppo di persone che gli erano cadute addosso.

Alle Molinette ci sono invece una 26enne di Milano e una 60enne di Torino. Quest'ultima, in realtà, era appena uscita da un ristorante delle vie limitrofe alla piazza ed è stata travolta da due ondate di gente impazzita. Entrambe hanno riportato uno schiacciamento toracico e sono nel reparto di rianimazione dell'ospedale.

Un'altra donna italiana, di 38 anni, è ricoverata in condizioni gravi all'ospedale Giovanni Bosco. Ha riportato anche lei uno schiacciamento toracico ed è andata in arresto cardiaco. Il personale sanitario, però, è riuscito a salvarla.

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