rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Il caso

"Non capiamo la lingua dei boss": Svizzera cerca traduttori calabresi

Lo strano annuncio, comparso in alcune facoltà universitarie, è stato fatto dalla polizia elvetica che cerca chi possa tradurre le intercettazioni dei boss della 'ndrangheta

ROMA - "Il dialetto calabrese è ritenuto uno dei più ostici dagli stessi italofoni, per questo dobbiamo ricorrere a esperti esterni". Danielle Bersier, portavoce della polizia elvetica, spiega al Corriere del Ticino perché la Svizzera sta cercando traduttori dal calabrese.

Lo strano annuncio è comparso nei giorni scorsi in alcune facoltà universitarie: sempre più spesso infatti la polizia elvetica si trova a seguire indagini sulla 'ndrangheta che si è espansa oltre confine per i suoi traffici criminali, ma, come recentemente accaduto con la registrazione di un summit tra boss a Frauenfeld, quanto si siano detti i capi-clan è risultato completamente incomprensibile.

Ecco cosa c'è scritto nel bando: "Idealmente cerchiamo qualcuno che possa giustificare competenze linguistiche in questo ambito o che sia calabrese d'origine". Gli aspiranti "calabro-traduttori" dovranno pure avere competenze informatiche, dar prova di senso di responsabilità, confidenzialità e flessibilità.

Una volta superato l'esame di sicurezza, i vincitori beneficeranno di un mandato di lavoro della Confederazione, con una remunerazione di 75 franchi (circa sessanta euro) all'ora.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Non capiamo la lingua dei boss": Svizzera cerca traduttori calabresi

Today è in caricamento