Giovane trans al Cie di Brindisi nel reparto uomini: "Garantire i suoi diritti"
Adriana è rinchiusa nel Cie di Brindisi-Restinco, nel reparto uomini, dal 21 febbraio. E la giovane da 8 giorni è in sciopero della fame. La denuncia arriva dalla deputata Elisa Mariano del Pd
Una giovane transessuale, Adriana, è rinchiusa nel Cie di Brindisi-Restinco, nel reparto uomini dal 21 febbraio. E la giovane da 8 giorni è in sciopero della fame. La denuncia arriva dalla deputata Elisa Mariano del Pd che assicura: "Mi attiverò al fine di garantire i suoi diritti".
"Ho appreso con grande inquietudine - riferisce la deputata Mariano - la notizia della giovane transessuale, Adriana, rinchiusa nel Cie di Brindisi-Restinco dal 21 febbraio, nel reparto maschile a contatto diretto e costante con centinaia di altri uomini, correndo il rischio di essere sottoposta a episodi di violenza. Per questo motivo da 8 giorni, Adriana, si sta sottoponendo ad uno sciopero della fame per richiamare le attenzioni delle Istituzioni e dell'opinione pubblica. E' stata l'associazione Mit (Movimento identità transessuale) a portare a galla la sua difficile situazione, raccogliendone la testimonianza diretta".
Quindi "al fine di garantire ad Adriana il rispetto dei suoi diritti mi attiverò al ministero dell'Interno e il deputato Federico Gelli, presidente della 'Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema di accoglienza, di identificazione ed espulsione', affinché la sua situazione venga presa in carico e gestita in modo da garantire le tutele previste dall'ordinamento italiano nel rispetto dei diritti umani".
"Adriana - spiega Cathy La Torre, legale del Mit e componente della segreteria di Sinistra italiana - è al Cie di Brindisi dal 21 febbraio e si trova in mezzo a centinaia di uomini, correndo ogni istante evidenti rischi di violenze. Abita in Puglia ed è stata prelevata da un albergo dove si trovava con il suo fidanzato. Proviene da una zona pericolosa del Brasile, dove ogni anno vengono uccisi 200 trans".