rotate-mobile
Martedì, 16 Aprile 2024
Palermo

"Ti serve il permesso di soggiorno? Faccio tutto io". Blitz a Palermo: nove arresti

Falsi contratti in cambio di denaro. I migranti pagavano anche mille euro per avere dichiarazioni dei redditi ad hoc: in manette anche un poliziotto

Sono nove le persone arrestate all'alba di oggi dalla Guardia di Finanza e dalla Polizia nell'ambito di una operazione che ha sgominato una banda criminale che emetteva falsi permessi di soggiorno in cambio di denaro.

Tra i fermati c'è anche un poliziotto che presta servizio presso l'Ufficio immigrati della Questura. Ed è il marito di una donna che ha un Caf nel trapanese. Divieto di dimora per un membro della Consulta delle culture del Comune di Palermo, titolare di un Caf. L'uomo ha l'obbligo di presentazione all'ufficio immigrazione della questura per tre giorni a settimana.

Secondo quanto emerso dall'inchiesta coordinata dalla Procura di Palermo, ogni falso permesso poteva valere da poche centinaia di euro fino a mille euro.

"Le indagini - spiegano dalla guardia di finanza - hanno portato alla luce un'articolata rete di professionisti, titolari di centri di assistenza fiscale e altre persone compiacenti, che procuravano a soggetti extracomunitari dimoranti nella provincia di Palermo i permessi di soggiorno o il loro rinnovo attraverso dichiarazioni dei redditi con dati fittizi o falsi contratti di lavoro. Tra i soggetti destinatari delle misure cautelari il riferimento per la comunità Tamil di Palermo, attivo nel panorama politico palermitano quale membro della Consulta delle culture presso il Comune".

"Ti serve il permesso? Preparo tutto io..." - le intercettazioni | Video

Come funzionava la truffa

Gli immigrati, che provenivano da Paesi diversi e in alcuni casi vivevano anche all'estero, attraverso un passaparola all’interno delle singole comunità giungevano a Palermo e contattavo i "professionisti contabili" per avere dichiarazioni dei redditi ad hoc. Lo scopo era dimostrare di avere  reddito necessario per la permanenza in Italia. In alcuni la richiesta avveniva telefonicamente, ma ad ascoltare le conversazioni c'erano anche gli inquirenti.

Partite Iva fasulle per ottenere il pemersso di soggiorno

"Il metodo - spiega la guardia di finanza - consisteva in alcuni casi nell’attivazione di partite Iva per ditte individuali per soggetti extracomunitari - per la maggior parte censiti come venditori ambulanti -, in altri casi venivano fatti risultare fittiziamente assunti come collaboratori domestici dagli stessi professionisti o da soggetti compiacenti".

"Sono numerosi gli imprenditori extracomunitari fasulli allo stato attuale censiti dai finanzieri e dai poliziotti, che, oltre a soggiornare illegalmente nel territorio nazionale si ritrovano anche con i contributi previdenziali versati tali solo sulla carta visto che il loro versamento avveniva mediante compensazione di crediti d’imposta creati ad hoc nelle false dichiarazioni fiscali".

Continua  a leggere su PalermoToday

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Ti serve il permesso di soggiorno? Faccio tutto io". Blitz a Palermo: nove arresti

Today è in caricamento