rotate-mobile
Giovedì, 18 Aprile 2024
Ambiente&Veleni

"Nascere a Taranto sembra una condanna"

Nascere a Taranto sembra essere una condanna e spesso venire alla luce in salute diventa problematico. Dopo lo studio dell'Iss PeaceLink è pronta a denunciare tutto alla Commissione Europea

A Taranto, dove ha sede lo stabilimento siderurgico Ilva, da tempo al centro delle polemiche per il suo impatto ambientale, la mortalità infantile è maggiore del 21% rispetto alla media regionale. Questo si evince dallo studio dell'Istituto superiore della sanità che ha aggiornato il noto studio Sentieri, che riguarda i territori e gli insediamenti a rischio inquinamento.

Persino i cittadinanzi tarantini, che vivono sulla propria pelle quelli che per molti rimangono dati statistici, è rimasta sconvolta. Scrive Alessandro Marescotti, presidente di Peace Link, la rete pacifista e ambientalista che ha sede proprio nella città dell'Ilva:
 

A Taranto si registrano gravi criticità per gli adulti a cui si somma anche, cosa ancor più grave, un eccesso di mortalità per i bambini. Quindi i bambini di Taranto sono un'emergenza nazionale che non ha eguali in Italia


Ma non soltanto: la cittadinanza attiva di questa zona ha deciso anche di reagire. Così Peace Link ha annunciato che invierà un rapporto con i dati alla Commissione Europea "perché venga accelerata la procedura di infrazione per invoca, applicando l'articolo 8.2 della direttiva 75/2010 che prevede il fermo degli impianti che non rispettano l'Aia in caso di gravi problemi sanitari".

Effettimente una mortalità infantile più alta del 21% rispetto alla media nazionale non può non essere un "grave problema sanitario". Marescotti sottolinea anche che i rischi per i più piccoli cominciano sin dalla gestazione: "L'Iss comunica un 'eccesso di mortalità per alcune condizioni morbose di origine perinatalè del +45%. Perinatale è il periodo che precede la nascita, a partire dalla 29° settimana di gestazione, e che termina sette giorni dopo il parto. È quindi evidente che vi è un'esposizione corrente ad agenti inquinanti. Crolla completamente la teoria di chi collega le malattie solo al passato. Noi mettiamo sotto accusa il presente, l'inquinamento presente, così tanto minimizzato".

Dal rapporto dell'Iss nascere a Taranto oggi sembra vera e propria condanna, anche perché l'incidenza di tumori nella fascia d'età 0-14 è più alta del 54% rispetto alla media regionale pugliese: "Taranto e la Terra dei fuochi sono l'emblema del fallimento della politica di chi ha governato, esibendo in questi anni un misto di indifferenza, ignavia e cinismo" conclude Marescotti.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Nascere a Taranto sembra una condanna"

Today è in caricamento