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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Italia

Vaccini obbligatori per l'iscrizione scuola, la Corte costituzionale rinvia la decisione

La Consulta ha rinviato la decisione sul decreto che prevede l'obbligo vaccinale per l'iscrizione scolastica. Non ammesse a giudizio le associazioni dei consumatori

La Corte di Cassazione ha rinviato la decisione sulla leggittimità del decreto, varato la scorsa estate, che ha reso obbligatorie 10 vaccinazioni per l'iscrizione a scuola. A sollevare le questioni di legittimità del decreto è stata la Regione Veneto, con due distinti ricorsi, uno dei quali depositato prima della conversione in legge.

"A seguito del protrarsi fino al pomeriggio inoltrato dell`udienza pubblica, la Corte costituzionale ha rinviato a domani mattina la discussione". Lo ha reso noto la stessa Consulta.

La Corte ha deciso di non ammettere nel giudizio le associazioni Codacons, Articolo 32-Associazione italiana per i diritti del malato, Associazione malati emotrasfusi e vaccinati e Aggregazione veneta che avevano chiesto di intervenire a sostegno dei ricorsi della Regione Veneto. Dopo la relazione della vicepresidente Cartabia, sono intervenuti in udienza gli avvocati che rappresentano la Regione e, infine, l'Avvocatura dello Stato, in rappresentanza della Presidenza del Consiglio.

Tra i 'nodi' che la Consulta è chiamata a sciogliere, oltre all'obbligatorietà di determinate vaccinazioni, le sanzioni per l'inosservanza dell'obbligo vaccinale, i casi di esonero o di differimento, gli indennizzi a favore dei danneggiati.

Diversi motivi di ricorso riguardano il riparto di competenze tra Stato e Regioni in materia sanitaria: il Veneto lamentava una "insussistenza dei presupposti" di "straordinaria necessità e urgenza" richiesti dalla legge per la decretazione d'urgenza, nonché la "lesione" del diritto individuale alla salute - in particolare del diritto all'autodeterminazione in materia sanitaria - e del diritto allo studio, dei principi di ragionevolezza e di proporzionalità e di buon andamento della pubblica amministrazione e la "mancanza" della copertura finanziaria dei maggiori oneri che ricadrebbero sulle Regioni a causa degli adempimenti a loro carico connessi agli obblighi vaccinali imposti dal decreto impugnato.

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