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Sabato, 20 Aprile 2024
Venezia

Venezia, a San Marco i funerali di Valeria Solesin

La città listata a lutto per la cerimonia laica per dire addio a "una delle sue figlie". Presenti in piazza i genitori, gli amici, i parenti e diversi rappresentanti delle istituzioni, politiche e religiose: "Uniti sconfiggiamo il terrorismo"

"In questi giorni ho letto che siamo stati un esempio. Se questo è stato vero anche solo in minima parte, voglio dedicarlo a tutti i Valeria e Andrea che non si arrendono" parole semplici ma efficaci quelle di Alberto Solesin, padre di Valeria, intervenuto alla cerimonia funebre della figlia, uccisa negli attentati di Parigi del 13 novembre scorso. "Ripensando a Valeria non voglio isolarla dal suo contesto parigino, dall'università e dai bistrot dove tanti ragazzi immaginano un futuro migliore. In questi giorni acerbi abbiamo avuto uno straordinario senso di vicinanza, pensiero che ora vogliamo rivolgere alle altre famiglie delle vittime" ha continuato, prima di ringraziare  tutti i presenti: i rappresentanti delle religioni, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il ministro Roberta Pinotti, il sindaco Luigi Brugnaro. Tra loro c'è anche il fondatore di emergency Gino Strada, associazione di cui Valeria per anni è stata volontaria. 

Poi l'ultimo pensiero del padre va al figlio Dario "che, oltre a una sorella, ha perso un riferimento, e al suo compagno Andrea, che è uno di quelli che non si arrendono". Perché i giovani così devono fare, come faceva Valeria: "I terroristi hanno fallito - ha dichiarato il rappresentante delle comunità islamiche italiane, l'imam di Trieste Nader Akkad - Alberto, con il tuo invito hai sconfitto il piano di chi ha ucciso tua figlia. Valeria, i tuoi assassini hanno voluto separarci, dividerci. Sono anti religioni, anti umanità. Ma noi abbiamo risposto uniti, abbiamo dimostrato che hanno fallito. Oh Allah, ti invochiamo affinché sparisca ogni violenza e venga la giustizia. Portala in Siria, in Iraq, in Yemen, ovunque. La follia omicida non è nel nostro nome". 

Venezia, a San Marco i funerali di Valeria Solesin | Foto da VeneziaToday

Anche il patriarca Venezia monsignor Francesco Moraglia ha scelto di rivolgersi direttamente ai terroristi: "Si tratta del coraggio di dire, abbiamo sbagliato tutto, chiedete perdono. Mai e poi mai condivideremo con voi ciò che vi appartiene, l'odio. Non riuscirete a portarci ad odiare, sarebbe la vostra vittoria, sarebbe la nostra sconfitta". Mentre il presidente dell'Unione delle Comunità ebraiche italiane, Renzo Gattegna, rivolgendosi ai genitori di Valeria li ha ringraziati  "per aver cresciuto una ragazza italiana che ha amato la vita" e "per aver aperto oggi, nel vostro dolore, le porte a tutte di questa cerimonia civile a tutti i cittadini che sono impegnati nel difendere e a trasmettere questi valori alle giovani generazioni".

VIDEO: AI FUNERALI DI VALERIA INNO D'ITALIA E MARSIGLIESE

VENEZIA A LUTTO E BLINDATA - La cerimonia civile è iniziata è stata aperta dall’inno di Mameli e dalla Marsigliese. La salma è partita da ca’ Farsetti, sede del comune, dove è stata allestita la camera ardente, con un corteo dei gondolieri che l’ha portata fino a piazza San Marco. Qui, già dalle prime ore del mattino, era schierato un folto cordone delle forze dell'ordine. L'accesso all'area era regolato da stretti varchi nei quali gli uomini della sicurezza controllano l'afflusso delle persone utilizzando anche i metal detector. Sui pennoni davanti alla Basilica di San Marco, le bandiere erano a mezz'asta il tricolore italiano e la bandiera europea. Mentre sulle transenne della piazza è stato esposto un grande striscione bianco con la scritta: "Ciao Valeria, figlia nostra angelo nel cielo". (da VeneziaToday)

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