rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Loris, Panarello condannata a 30 anni in appello: la reazione violenta in aula

Anche il secondo grado di giudizio conferma la condanna alla madre del piccolo Loris che reagisce in modo violento in aula

La Corte d'assise d'appello di Catania ha confermato per Veronica Panarello la condanna a 30 anni per l'omicidio del figlio Loris, di otto anni. La sentenza era stata emessa in primo grado il 17 ottobre 2016 con rito abbreviato. La donna è stata giudicata quindi colpevole di aver ucciso il piccolo il 29 novembre 2014 a Santa Croce Camerina (Ragusa) e di aver poi occultato il cadavere.

I giudici, accogliendo la richiesta dell'accusa, hanno confermato la decisione di primo grado emessa dal Gup di Ragusa, Andrea Reale.

Oggi il piccolo Lorys avrebbe compiuto 12 anni, il papà: "Sentiamo il tuo abbraccio" 

Andrea Loris Stival ucciso a Santa Croce Camerina | Foto Infophoto

"E' colpa tua, ti ammazzo con le mie mani. Sei contento adesso?". Così la donna ha reagito urlando in aula rivolta al suocero alla lettura della sentenza. Veronica Panarello ha sempre sostenuto che ad assassinare il bambino sarebbe stato Andrea Stival perché il bambino aveva scoperto una loro presunta relazione. Il suo difensore, Francesco Villardita, aveva chiesto l'assoluzione per non avere commesso il fatto "anche per la contraddittorietà e insufficienza della prova".

Processo Loris, la difesa di Veronica: "Una mamma non può uccidere un figlio senza un movente"

Ecco cosa ha affermato Villardita commentando la condanna alla sua assistita: "La Corte d'assise d'appello di Catania ha confermato la sentenza di condanna di primo grado e sarà interessante leggere le motivazioni e in particolar modo per vedere perché non hanno concesso le circostanze attenuanti generiche, una sorte di semi infermità, di non dovere rifare la perizia psichiatrica e il confronto col suocero. Valuteremo il ricorso in Cassazione".

Loris Stival, dall'omicidio al processo: tutte le tappe

  • 29 novembre 2014 - Veronica Panarello denuncia la scomparsa del figlio Loris a Santa Croce Camerina. Dice di averlo accompagnato a scuola e di non averlo trovato all'uscita. Il cadavere del bimbo viene ritrovato quello stesso pomeriggio, intorno alle 17, in un canalone del Vecchio Mulino.
  • 1 dicembre 2014 - L'autopsia rivela che Loris è stato strangolato, forse con fascette elettriche.
  • 3 dicembre 2014 - Dai video di telecamere di sicurezza emergono incongruenze nei racconti della madre del bambino.
  • 8 dicembre 2014 - Veronica Panarello viene sottoposta a fermo per l'omicidio del figlio e l'occultamento del cadavere. Lei si proclama innocente e continua a ripetere: "L'ho accompagnato a scuola". Quattro giorni dopo, il gip convalida il suo fermo con custodia in carcere.
  • 3 gennaio 2015 - il Tribunale del riesame di Catania conferma l'ordinanza del Gip di Ragusa, la madre di Loris deve rimanere in carcere.
  • 29 maggio 2015 - la Cassazione ribadisce i "gravi indizi di colpevolezza" e rigetta la richiesta di scarcerazione di Veronica Panarello.
  • 10 novembre 2015 - Per la prima volta Veronica cambia versione e ammette di non aver portato il figlio a scuola, ma di non ricordare cosa è accaduto.
  • 3 dicembre 2015 – Viene accettato il rito abbreviato richiesto dal legale della donna, Francesco Villardita. Il padre del bimbo, Davide, si costituisce parte civile insieme ai suoi genitori Pinuccia Aprile e Andrea Stival.
  • 14 dicembre 2015 - Prima udienza del processo.
  • Febbraio 2016 – Davanti ai pm Veronica chiama in correità il suocero Andrea Stival per l'omicidio del bambino. Secondo la donna avrebbe ucciso Loris perché aveva scoperto che i due erano amanti.
  • 17 febbraio 2016 - Il nonno di Loris è indagato per omicidio in concorso.
  • 3 marzo 2016 - Andrea Stival, interrogato dai pm, nega tutto.
  • 20 giugno 2016 - Prima udienza del processo davanti al Gup Andrea Reale presso il Tribunale di Ragusa.
  • 7 ottobre 2016 - Veronica Panarello viene condannata a trent'anni di carcere in primo grado per avere ucciso il figlio Loris e averne occultato il cadavere. La corte rimanda gli atti al Pm per procedere per calunnia in merito alle accuse di Veronica al suocero Andrea Stival.
  • 6 luglio 2017 - Prima udienza del processo davanti alla Corte di Assise d'Appello di Catania. I giudici popolari sono sei donne. La difesa di Veronica Panarello chiede una nuova fase istruttoria, con un'altra perizia psichiatrica e il confronto tra l'imputata e il suocero, Andrea Stival, accusato dalla donna di concorso nell’omicidio.
  • 3 ottobre 2017 – La Corte d'assise d'appello di Catania rigetta la richiesta della difesa di riaprire il dibattimento.
  • 28 novembre 2017 - Il pm Maria Aschettino, che rappresenta l’accusa, chiede la conferma dei 30 anni di carcere.
  • 6 giugno 2018 - Il difensore di Veronica Panarello, Francesco Villardita, chiude l'arringa e chiede l'assoluzione.
  • 5 luglio 2018 - La Corte d'assise d'appello di Catania ha confermato anche in secondo grado la condanna a 30 anni per Veronica Panarello per l'uccisione e l'occultamento del cadavere del figlio Loris.

Cosa ha detto Veronica Panarello in aula

Il video di Simone Toscano inviato di Quarto Grado

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Loris, Panarello condannata a 30 anni in appello: la reazione violenta in aula

Today è in caricamento