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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Napoli

Vigilante ucciso a Napoli, uno dei ragazzi condannati in permesso premio per festeggiare i 18 anni

Protestano i familiari di Francesco Della Corte, il vigilante ucciso un anno a fa sprangate mentre era in servizio nella stazione della metropolitana di Piscinola, dopo che a uno dei componenti della baby gang è stato concesso di uscire dal carcere per festeggiare il compleanno

Uno dei tre ragazzi che il 3 marzo 2018 uccisero a sprangate un vigilante nella stazione della metropolitana di Piscinola a Napoli ha chiesto e ottenuto un permesso premio per festeggiare il proprio 18esimo compleanno. A riportare la notizia è il quotidiano La Repubblica, secondo cui il giovane ha potuto lasciare temporaneamente il carcere minorile di Airola (Benevento) grazie al permesso accordato tenendo conto anche delle valutazioni degli assistenti sociali.

Alcune foto della festa di compleanno, che si è tenuta in una canonica nei pressi del carcere, sono state poi condivise sui social, provocando reazioni di sdegno, come quella della figlia del vigilante ucciso, Francesco Della Corte, che su Facebook ha scritto un messaggio molto duro.

Permesso premio al killer del vigilante, l'ira della figlia della vittima

“Non mi sono mai espressa direttamente tramite i social perché queste ‘persone’, che nel tempo continuano a dimostrarsi di una pochezza inaudita, non meritano la mia attenzione. Ma ogni volta è veramente dura”, ha scritto Marta Della Corte. “Ci auguriamo che il 19 settembre a chi crede che sia un passatempo divertente colpire alle spalle un essere umano, a chi ha la crudeltà di guardare negli occhi un uomo a terra ferito, indifeso, agonizzante, e continuare a colpire, a chi riesce a vivere consapevole di aver tolto un papà a dei figli ed un marito ad una moglie senza il minimo pentimento, a queste persone ci auguriamo non venga scontato nulla, ma che quel giorno la giustizia, come dovrebbe essere sempre e per tutti gli uomini in uno stato di diritto, faccia il suo corso!”.

targa ricordo francesco della corte napoli ansa-2

Un momento del sit-in dei cittadini di Piscinola per ricordare Francesco Della Corte, la guardia giurata in servizio alla stazione della metro di Piscinola-Scampia, ucciso da una banda di minorenni il 3 marzo scorso, Napoli, 31 marzo 2018. ANSA/CESARE ABBATE

Tra pochi giorni ci sarà il processo d'appello

Il neo18enne è stato condannato in primo grado a 16 anni e mezzo di reclusione insieme ad altri due giovanissimi all’epoca del delitto, tutti rei confessi. Il prossimo 19 settembre è fissata l’udienza del processo d’appello. Il suo legale, Nicola Pomponio, ha spiegato che “quelle foto non sono state postate dal mio assistito ma caricate da un parente a sua insaputa. Non c'era alcuna intenzione di offendere il dolore dei parenti della vittima, specie a pochi giorni dal processo d'Appello”.

Francesco Della Corte fu aggredito e picchiato alla testa mentre si trovava in servizio presso la stazione della metropolitana dai tre che volevano sottrargli la pistola d’ordinanza per poi rivenderla.

A Napoli il Capo della Polizia Franco Gabrielli, a chi gli chiede un commento sull' indignazione della famiglia di Della Corta, ha detto: "In questo Paese morirà di bulimia normativa si fanno leggi in continuazione che poi alla fine non producono gli effetti. C'è la necessità di una rivisitazione complessiva. Gli interventi normativi spot, in alcuni casi, producono più danni del preesistente. La parolina magica che nel nostro Paese ha sempre avuto poco successo è riforma"

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