Vivere insieme per combattere la crisi: ecco il 'villaggio verticale'

Dalla Francia arriva il 'villaggio verticale', un nuovo tipo di condominio che cerca di far fronte alle problematiche abitative nella regione Rodano-Alpi. E' il progetto pilota della prima cooperativa di abitanti Hobicoop e mette insieme le esigenze di chi non ha una casa con quelle di solidarietà e di mutuo aiuto in una comunità.

Quattordici famiglie di estrazione sociale differente sono andate a vivere ognuna in un appartamento del complesso e sono tutti proprietari collettivi dello stabile. Qui si cerca di dare avvio a un nuovo modo di vivere insieme, lontano dalle liti e dalle noiose riunioni condominiali. L'obiettivo è quello di evitare l'isolamento di quelle persone che sono più a rischio.

Single, coppie con o senza figli, tra i 30 e i 60 anni hanno messo insieme le proprie risorse economiche e hanno dato avvio al progetto. Il tutto costruito con materiali ecocompatibili e a impatto zero. Il 'villaggio verticale' è un edificio di cinque piani nel cuore di Maisons-Cars, un quartiere popolare che il comune di Villeurbanne sta tentando di riqualificare.

Tra vicini ci si scambiano abilità e servizi, come la cura degli anziani e dei bambini, acquisti e spese condivise. Ci sono diversi spazi comuni per cercare di stimolare la socialità e la collaborazione tra gli inquilini: la terrazza, il giardino, la lavanderia. Immancabile la sala delle assemblee dove si prendono insieme le decisioni.

L'idea è nata nel 2005 da un gruppo di quattro famiglie in cerca di una casa, ma senza l'intenzione di rivolgersi agli agenti immobiliari. Così sono diventati soci di Habicoop, che da tempo si batte per rilanciare l'edilizia in Francia.