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Venerdì, 29 Marzo 2024
VIOLENZA SULLE DONNE

Aumenta la violenza di genere: sempre più donne uccise a "mani nude"

Nel 2012 un omicidio ogni tre giorni, quest'anno ogni due. I dati inquietanti del rapporto Eures che sottolineano l'emergenza "violenza di genere" nel nostro Paese, sempre più cruenta

L'ultimo rapporto dell'Istituto di statistica europeo (Eures) non conforta anzi mette in allarme: se nel 2012 ogni tre giorni veniva commesso un femminicidio, nel 2013 invece avviene ogni due. La violenza maschile invece di retrocedere, aumenta: dato sconcertante da registrare nella Giornata internazionale contro la violenza di genere

Eures non ci informa soltanto sui 179 femminicidi che l'anno passato sono stati commessi in Italia ma va oltre: sottolinea l'inefficacia e l'inadeguatezza della risposta istituzionale alla richiesta d'aiuto delle donne vittime di violenza di genere. Perché? Semplice: nel 2013 ben il 51,9% delle donne che aveva denunciato di averla subita è poi diventata una vera e propria vittima. 

Come è possibile che il fenomeno non retroceda? L'istituto ricorda come sia fondamentale, per farsì che il fenomeno rientri, l'assistenza alle vittime di violenza sessuale e di genere con il potenziamento dei centri anti-violenza, in modo da poter prevenire il fenomeno. Così si potrebbero anche adempiere le direttive della Convenzione di Istanbul, sottoscritta anche dal nostro Paese nel maggio del 2011. Secondo il documento sarebbe necessario che le istituzioni si impegnassero in prevenzione, protezione e punizione dei carnefici. Nella sostanza però il documento non ha sortito alcun miglioramento. Intanto, rispetto all'anno scorso, le pari oppurtinità non sono più un ministero, ma una delega. 

OMICIDI A "MANI NUDE" - I femminicidi nel giro di un anno sono aumentati nel nostro Paese del 14%, con un aumento significativo di quelli commessi in ambito familiare: in 7 casi su 10 si sono consumati all'interno della famiglia, in particolare nel nord Italia. Per le percosse, per strangolamento o per soffocamento nel 2013 sono morte 51 donne, quasi una vittima di femminicidio su tre è stata uccisa a "mani nude". Una modalità che mette in guardia ulteriormente l’Eures, visto che questo sarebbe segno di “più alto grado di violenza e rancore”. 

LA CRISI AUMENTA LE VITTIME  - Nel 66% dei casi è il compagno o partner della vittima a uccidere, spesso perché le donne avevano deciso di troncare la relazione. C'è anche un nuovo  segnale che viene collegato alla crisi economica: un forte aumento dei "matricidi" compiuti spesso per questioni di soldi ed eredità. Le madri uccise nell’ultimo anno corrispondono al 18,9% dei femminicidi familiari, a fronte del 15,2% rilevato nel 2012.

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