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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Yara, nessun colpevole: una morte senza giustizia

Il gip di Bergamo accoglie le richieste della procura e archivia la posizione dell'unico indagato: il marocchino Mohamed Fikri. Tre anni dopo è tutto da rifare

BERGAMO - Un delitto che resterà impunito. Una morte che non avrà giustizia, almeno per ora. Perché con l'archiviazione del fascicolo su Mohamed Fikri al momento non c'è alcun procedimento attivo per fare luce sulla morte di Yara Gambirasio, la tredicenne rapita e uccisa il 26 novembre 2010 a Brembate Sopra e ritrovata il 26 febbraio successivo in un campo a Chigolo d'Isola. 

Una lettera e una telefonata anonima: "So qualcosa"

Fikri, che era l'unico indagato nell'inchiesta, era stato prima accusato di omicidio e poi di favoreggiamento. In una intercettazione telefonica, infatti, era sembrato che il marocchino pronunciasse la parola "uccidere". Convinzione, questa, che aveva portato gli inquirenti ad arrestare Fikri. Che, però, era stato liberato poco dopo quando un incidente probatorio aveva chiarito che c'era stato un errore di traduzione e che l'immigrato non aveva mai usato il termine "uccidere".

"Qui è passato l'omicida di Yara"

Così, l'accusa di omicidio era caduta. Oggi, invece, il gip di Bergamo Patrizia Ingrascì, accogliendo le richieste della procura, ha lasciato cadere anche l'accusa di favoreggiamento nei confronti del giovane marocchino che esce, così, definitivamente dall'inchiesta. 

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