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Venerdì, 29 Marzo 2024
Omicidio Yara

Yara, l'arsenale di Bossetti: ma sugli oggetti non c'è traccia della vittima

Le indagini sull'omicidio della tredicenne di Brembate a un punto morto? Su nessuno degli oggetti sequestrati al carpentiere di Mapello c'è traccia di Yara

ROMA - Ancora il Dna. Sempre il Dna. Solo il Dna. Nessuno degli oggetti e degli effetti personali sequestrati a Massimo Giuseppe Bossetti dopo l'arresto dello scorso sedici giugno ha fornito elementi in grado di collegare con certezza il muratore di Mapello all'omicidio. Così, a incastrare il carpentiere quarantenne resta soltanto quella traccia di Dna trovata sui leggins della piccola vittima. E nient'altro. 

Gli inquirenti si aspettavano dai risultati delle analisi dei Ris di Parma una svolta decisiva per le indagini. E invece anche da questa "prova" Bossetti è uscito pulito, nonostante gli oggetti analizzati siano tanti e diversi. 

Scrive TgCom24:

Ci sono dei cutter, delle lame usate in edilizia che - secondo l'accusa - sarebbero serviti all'assassino per uccidere. Ma anche gli attrezzi da lavoro e il telefonino che Massimo Giuseppe Bossetti aveva con sè la sera dell'omicidio di Yara Gambirasio. Sono stati analizzati a lungo dai carabinieri del laboratorio di Parma. Senza trovare, però, alcun elemento che riconduca Bossetti a quell'omicidio. 

La battaglia della procura, però, non è finita. Per ora a incastrare il quarantaquattrenne ci sono le tracce di Dna e le immagini delle telecamere che lo mostrano nei pressi della palestra di Yara nel giorno della scomparsa e dell'omicidio. Ora le indagini degli inquirenti si stanno concentrando su ogni minimo dettaglio che possa aiutare a completare il puzzle in vista del probabile processo. 

Omicidio e misteri: il giallo di Yara Gambirasio

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