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Venerdì, 19 Aprile 2024
Caso Yara

Yara, una telecamera sulla sua tomba per scovare il killer

Per tre anni una 'microspia' installata dagli inquirenti ha registrato ogni movimento sospetto. Intanto sono emerse importanti novità sulla calce trovata sui vestiti e sul corpo della ragazzina

Per tre anni una telecamera ha 'vegliato' sui resti di Yara registrando tutto quello che avveniva sulla sua tomba. Tra gli strumenti utilizzati dagli inquirenti per fare luce sull’omicidio della 13enne, anche una telecamera nascosta installata nel cimitero di Brembate, proprio di fronte la tomba della piccola.

La videocamera - riporta il Corriere della Sera - è stata installata a fine maggio 2011, poco dopo i funerali della piccola, e ha dato già i primi responsi, purtroppo poco utili alle indagini. Nessuno, infatti, si è comportato in modo sospetto e tra i tanti che hanno portato un saluto a Yara non figura Massimo Bossetti. 

LA CALCE SUL CORPO - Nell’udienza sono inoltre emerse importanti novità sul lavoro autoptico eseguito sul corpo della piccola. La prima riguarda la presenza di calce sui vestiti e nei bronchi della vittima. L’anatomopatologa Cristina Cattaneo ha escluso l’ipotesi che Yara sia entrata in contatto da sola con quel materiale.

Dunque delle due l’una: "Ci siamo chiesti se quelle tracce di calce siano finite lì per contatto con un’altra persona o per permanenza in un determinato posto. Riteniamo sia più probabile la seconda ipotesi". 

COLPITA DA UNA LAMA AFFILATA - Secondo l’esperta, inoltre, Yara è stata ferita su quel campo di Chignolo d’Isola: "Con ogni probabilità è stata colpita con una lama molto affilata, da vestita: non ci sono elementi per dire che sia stata completamente spogliata prima delle ferite".  

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