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Sabato, 20 Aprile 2024
Caso Yara

Yara, la difesa: "Il falso video del furgone è di una gravità inaudita"

Parla il legale di Bossetti: "Processo mediatico oltre ogni immaginazione. Sul corpo di Yara due tracce di dna ma nessuno ha indagato"

"Il processo mediatico va decisamente oltre ogni immaginazione. E' stato candidamente ammesso dal comandante dei Ris che, d'accordo con la Procura, è stato confezionato un video per esigenze di comunicazione. Associando dei frame dove si faceva vedere il famoso furgone che girava attorno alla palestra, che non erano riconducibili al furgone di Bossetti. Questa è una cosa di una gravità inaudita".

Così l'avvocato Claudio Salvagni, legale di Massimo Bossetti, in carcere per l'omicidio di Yara Gambirasio, intervenuto ai microfoni della trasmissione "Legge o giustizia" su Radio Cusano Campus.

"PROCESSO MEDIATICO" - "In un processo così importante in Corte D'Assise, con dei giudici popolari, il tentativo è stato proprio quello di creare un convincimento ancor prima che il processo iniziasse. I media - ha detto l'avvocato - hanno trasmesso quelle immagini per mostrare il predatore sessuale che gira intorno alla palestra con tanto di orari. Questo è lo strumento per convincere la gente che questo uomo è il colpevole, al di là del fatto del dna".

COLPO DI SCENA: IL VIDEO DEL FURGONE E' TAROCCATO

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"TROVATI DUE TIPI DI DNA" - Quanto alle tracce sul corpo di Yara il legale precisa: "Sono stati trovati due tipi di dna: uno è quello di ignoto 1 e l'altro è il dna di una persona già nota all'epoca, che è quello dell'insegnante della vittima. Noi ci siamo permessi di sottolineare che le indagini sono andate in un senso unico, questo ce lo dovranno spiegare".

Omicidio e misteri: il giallo di Yara Gambirasio

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