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Venerdì, 29 Marzo 2024
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‘Mea culpa’ di Abercrombie: via libera ai ‘grassi’ nei suoi negozi

Dopo le polemiche suscitate dalla politica aziendale che accettava solo ‘ragazzi fighi’, il drastico calo delle vendite spinge il brand americano a vestire anche le taglie superiori alla 44

Doveva realizzare un calo di vendite pari al 30% dei profitti Abercrombie, il noto marchio di moda americano, per ‘consentire’ a coloro che non rientrassero nel limite della taglia 44 di acquistare nei suoi negozi. 

Dopo le polemiche suscitate dalla sua politica che inneggiava all’esclusiva clientela di ‘ragazzi fighi’, adesso il brand ha preso una drastica posizione nella direzione opposta aprendo il mercato alle taglie che, secondo la discussa opinione, sarebbero da considerare ‘over’ e ‘concedere’ che le sue creazioni vengano indossate anche alla taglie al di sopra della 40/42.  

Pare, dunque, che le svariate manifestazioni di dissenso, provenienti dal mondo dello spettacolo e dalla fetta di potenziali acquirenti emarginati abbiano contribuito all’inversione di tendenza dell’azienda, così da garantirsi un potenziale di vendita per il 2014 superiore a quello registrato negli ultimi dodici mesi, anche se, come riporta il londinese Daily Mail, per il momento non si sa quali capi di abbigliamento beneficeranno delle rinnovate dimensioni né quando questo effettivamente accadrà.

Gli insoliti commessi di Abercrombie

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