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Venerdì, 19 Aprile 2024
Donna

Sesso o amore? Dal ‘primo sguardo’ si capisce tutto

L’occhio che si sofferma più sul corpo tralasciando il volto è il segno che il cervello, almeno all’inizio, classifica quella persona come oggetto di attrazione fisica e non di puro sentimento

Mezzo secondo: questo è il tempo impiegato dal cervello per stabilire se ciò che spinge a non staccare gli occhi di dosso da una persona sia l’origine di un sentimento autentico o la fisiologica attrazione mossa dal desiderio sessuale e la distinzione tra le due tendenze si paleserebbe proprio sin dal primo sguardo. 

Una ricerca scientifica delle Università di Chicago e Ginevra pubblicata su Psychological Science è infatti giunta alla conclusione che se gli occhi si posano fin da subito sul volto ci sarà spazio per un po' di romanticismo, ma se dirottano sul resto del corpo sarà - almeno all'inizio - pura attrazione fisica. 

Qualcuno potrebbe obiettare che si tratti della ‘scoperta dell'acqua calda’, ma qui non si parla di lunghe ed eloquenti occhiate malandrine al fisico del potenziale partner, ma di un processo automatico e involontario, di un movimento oculare rapidissimo che è proprio espressione di un giudizio del cervello e che si attiva sia quando si è oggetti di osservazione, sia quando si guarda una coppia e ci si fa un'idea del sentimento che la lega.

Poiché precedenti ricerche avevano mostrato che amore e desiderio sessuale attivano diversi network di regioni cerebrali, il team guidato da Stephanie Cacioppo, direttore del Laboratorio di Neuroimaging dell'Università di Chicago, ha voluto verificare se le stesse differenze fossero visibili anche direttamente dai movimenti oculari e così ad un gruppo di studenti è stato chiesto di guardare due serie di fotografie in bianco e nero: nella prima venivano mostrate alcune giovani coppie di sconosciuti in atteggiamenti romantici o comunque intimi, nella seconda, scatti di ragazzi o ragazze particolarmente attraenti che guardavano fisso nell'obiettivo.

Ebbene, tracciando i movimenti oculari dei volontari, gli studiosi hanno rilevato che quando la foto evocava amore lo sguardo fissava tendenzialmente sul volto, mentre davanti agli scatti che evocavano desiderio sessuale, gli occhi si sono rapidamente spostati dal volto dei protagonisti al resto del corpo. L'effetto è stato osservato sia con gli uomini sia con le donne, indipendentemente dal tipo di fotografia (di coppia o singola) e a prescindere dal tipo di emozione evocata, a riprova che il cervello impiega lo stesso lasso di tempo, circa mezzo secondo, appunto, per capire il  tipo di sentimento in gioco.

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