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Sabato, 20 Aprile 2024
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Attacco hacker al sito di appuntamenti 'Ashley Madison': a rischio la privacy degli utenti

Il portale che favorisce le scappatelle di 37 milioni di fedifraghi è stato preso di mira da pirati informatici che minacciano di rendere noti i dati sensibili dei clienti

Sono circa 37 milioni i fedifraghi che in queste ore stanno temendo che le loro scappatelle extraconiugali possano uscire allo scoperto dopo che il sito di appuntamenti 'Ashley Madison' è stato attaccato da un gruppo di hacker.

I pirati informatici avrebbero ottenuto informazioni segrete, tra cui i nomi reali, gli indirizzi e le fantasie erotiche dei clienti del portale dedicato alle persone sposate che cercano avventure al di là del talamo nuziale, insieme alle corrispondenti transazioni con carte di credito, e nessuno scampo sarebbe garantito neppure a chi aveva pagato in precedenza per cancellare il proprio account: i loro dati sarebbero finiti insieme a quelli degli utenti ancora attivi.

Il gruppo di hacker responsabile dell'operazione si fa chiamare "The Impact Team" e a dare la notizia della loro invasione dei database è stata la stessa Avid Life Media (ALM), la società canadese che gestisce il portale. "La cancellazione completa a pagamento è una bugia. Gli utenti pagano sempre con carta di credito e quindi sono rintracciabili. I dettagli privati non vengono rimossi come promesso" hanno fatto sapere i pirati del web per specificare che ad essere colpite sono tutte le informazioni segrete senza nessuna distinzione e che il loro obiettivo è quello di rendere totalmente inutilizzabile Ashley Madison e altri siti d'incontri, come Established Men, gestiti da Avid Life Media: "Va male per questi uomini, che tradiscono e hanno bisogno di discrezione" spiegano: "Va male per ALM: avete promesso protezione e non l'avete data. Sapendo che più di 37 milioni di membri, la maggior parte da Stati Uniti e Canada, utilizzano questo servizio, c'è da credere che una buona percentuale della popolazione avrà una gran brutta giornata, incluse persone molto ricche e potenti".

"Ci scusiamo per questa intrusione criminale" ha fatto sapere la compagnia fondata nel 2001: "Abbiamo misure di sicurezza molto rigide, ma non possiamo prevenire questi attacchi. Stiamo cercando di proteggere il sito e lavorando con le agenzie di investigazione", aggiungendo di aver rimosso i post divulgati e che la mole di dati in mano agli hacker è minore di 40GB, una parte irrisoria sul totale dei dati sensibili collegati a AshleyMadison. 

La visione, tuttavia, non è conforme a quella rivale: 'The Impact Team' ha annunciato che ha facile accesso all’intero contenuto e, qualora la società non torni sui propri passi, è pronta a pubblicare informazioni dettagliate, dagli incontri ai numeri di carta di credito alle preferenze sessuali. 

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