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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Aumenta il botulino tra i ventenni: è allarme dipendenza psicologica

Il ricorso alla ‘punturina’ antirughe cresce anche in Italia soprattutto tra i giovanissimi e gli esperti avvertono sui rischi di svilupparne una vera e propria assuefazione

È vero che la massima diffusione di botox regna in America e che proprio Oltreoceano quella della chirurgia plastica sia diventata ormai una prassi consolidata, ma anche l’Italia si conferma ai primi posti in Europa come patria del ritocchino antirughe, con 150 mila fiale di collagene e oltre 60 mila di botulino consumate ogni anno. 

La ‘botox-mania’ incrementa il consumo di questo prodotto del 15% all'anno e non a caso il Daily Mirror ha definito ‘toxic teen’ - ‘ragazzine tossiche’, appunto- le giovanissime ossessionate da questo tipo di interventi.

Ma se le over quaranta sempre più spesso si pentono dell'uso smodato del botox, al contrario le under trenta ammettono quasi orgogliosamente di farne un utilizzo 'preventivo', cosa che porta gli esperti a lanciare un allarme riguardo ai rischi psicologici a cui questa tendenza può portare: "Le controindicazioni sono minime: caduta della palpebra superiore, ematomi, leggera febbre. Si tratta, comunque, di effetti collaterali temporanei e reversibili e a basse dosi, quindi, non dà alcun effetto collaterale da impiego cronico. L'unico difetto è che può creare dipendenza psicologica” - spiega Alberto Capone, medico specialista in Chirurgia Plastica e Ricostruttiva a Milano.

“Ben diverso é se a farne uso sono giovanissimi che ancora non hanno nemmeno le rughe d'espressione: l'utilizzo precoce aumenta il rischio di immobilizzazione del viso e contemporaneamente diminuisce l'effetto negli anni successivi, poiché a lungo andare l'organismo può sviluppare una sorta di resistenza alla sostanza".

Oggi che la perfezione fisica è diventata un valore, gli adolescenti sentono il bisogno di correggere quelli che avvertono come inaccettabili difetti, dalle orecchie a sventola, al seno piccolo, passando per il naso, a cui ora si aggiunge la necessità di avere un viso perfetto e levigato, tendenza che però, in un’età in cui la personalità è così ‘mutevole’, come fa notare l’esperto, comporta che neutralizzano ogni caratteristica propria, portando a una vera e propria serialità dei tratti estetici.

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